Nuova iniziativa della libreria Ubik contro il libro di Vannacci: “se porti qui la tua copia ti regaliamo un libro vero”

Nuova iniziativa della libreria Ubik contro il libro di Vannacci: “se porti qui la tua copia ti regaliamo un libro vero”

Continua nelle librerie la querelle circa le affermazioni pubblicate dal Generale Vannacci nel suo libro agostiano “Il mondo al contrario”: la libreria Ubik di Castelfranco Veneto, già nota per altre iniziative del genere, pubblica infatti sul suo profilo social un annuncio inequivocabile “Se porti qui la tua copia de Il mondo al contrario ti regaliamo un libro vero”, con riferimento al testo di Massimo Arcangeli di nuova distribuzione.

“Il generale ha scritto anche cose giuste. Le finte verità del senso comune”, edito da Bollati Boringhieri, esplicita risposta al testo di Vannacci, è infatti in circolazione da solo una settimana, e la sua prima presentazione è avvenuta a Roma solo quattro giorni fa.

L’uscita del libro del professor Arcangeli è però coincisa con la notizia di un cambio di incarico assegnato al Generale, diventato ora Capo di Stato Maggiore del Comando delle forze operative terrestri dell’Esercito, un incarico che “Lo Stato Maggiore dell’Esercito italiano […] ha deciso di affidargli uno dei ruoli che gli competevano per grado, esperienza e diritto, in attesa che il procedimento disciplinare faccia il suo corso”, come afferma all’Ansa il ministro Guido Crosetto in risposta alle pubbliche accuse di avanzamento di carriera.

Vannacci nel mentre si è ritirato a vita privata, chiedendo un mese di licenza, con un libro scottante in una mano e una notifica di avvio di indagine nell’altra, ma questo non basta per l’opinione pubblica, che evidentemente ha ben chiaro in mente il valore da assegnare a certe affermazioni indigeste.

La proposta della libreria Ubik, infatti, è molto esplicita: “Il mondo si raddrizza con i libri”, a riprova che l’ambiente editoriale, nonostante i social e la progressiva disaffezione alla lettura che pervade la società attuale, non ci sta ad accontentarsi delle briciole ed è ben pronto a riprendersi gli spazi della cultura sana, diffusa e positiva, avvalorando un mondo migliore in cui la gente abbia valore per ciò che “è” e ciò che “fa”, indipendentemente dalle casistiche di provenienza e aspetto, sulle quali nessuno può assolutamente agire, perché si nasce così come capita ma siamo solo noi a decidere cosa diventare e cosa permettere agli altri di essere.

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