Il panorama dell’istruzione in Italia si prepara a una svolta significativa con l’imminente firma del nuovo contratto di lavoro nel settore dell’Istruzione, Ricerca e Università 2019/21, attualmente in fase di ratifica presso l’Aran.
Una delle novità salienti di questo contratto, come evidenziato dal sindacato Anief, riguarda la formazione in servizio per il personale scolastico. Oltre alle 40 ore annuali extra-didattiche, destinate alle attività funzionali all’insegnamento, tutte le altre unità orarie di formazione saranno ora remunerate. Questo rappresenta un passo cruciale verso il riconoscimento economico di un diritto e un dovere fondamentale per il personale scolastico: la formazione continua.
Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, sottolinea l’importanza di finanziamenti specifici per la formazione degli insegnanti e del personale ATA. La Legge di bilancio 2024 viene vista come un’opportunità di garantire risorse adeguate per l’aggiornamento professionale del personale, inclusi quelli precari. Pacifico enfatizza il ruolo chiave che il personale scolastico ha nel plasmare il futuro dell’istruzione pubblica nazionale.
Tra i risultati già ottenuti con l’accordo del luglio 2023 all’Aran, Anief ha contribuito a canalizzare nel comparto Istruzione circa mezzo miliardo di euro per la valorizzazione del personale. Sono state apportate modifiche significative, tra cui deroghe ai vincoli dei trasferimenti, procedure straordinarie di reclutamento, sblocco dei contratti dei docenti specializzati all’estero e incremento dei posti per i docenti riservati ai precari TFA sostegno.
Il sindacato ha anche ottenuto vantaggi tangibili per il personale, come i tre giorni pagati al 100% per ogni anno scolastico concessi anche ai precari, l’eliminazione del tetto massimo dei docenti abilitati, e l’ammissione diretta di insegnanti a percorsi di formazione. Anief ha contribuito a definire compensi, ha sbloccato posizioni economiche ATA e ha promosso l’aumento delle quote orarie del 10%, insieme a iniziative per il congedo delle donne vittime di violenza.
Questo nuovo contratto non solo offre benefici tangibili al personale scolastico, ma segna un passo importante verso un sistema educativo più valorizzato e orientato alla crescita continua. La sua firma imminente presso l’Aran apre prospettive positive per il futuro dell’istruzione in Italia.