Rivalutare gli obiettivi da raggiungere attraverso il Pnrr significa anche rivedere quelli che riguardano la scuola e il suo personale: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando l’impegno del ministro Raffaele Fitto di portare a termine “entro marzo” il decreto di attuazione della revisione del Pnrr, attraverso il quale il governo intende individuare le coperture per gli investimenti oggetto di rimodulazione e per i progetti definanziati. Secondo il sindacalista autonomo anche per il mondo dell’Istruzione “c’è bisogno di un aggiornamento sullo stato di funzionamento di quello che è stato fatto rispetto alle unità di missione” andando quindi a “rivalutare l’obiettivo, in particolare modo, gli obiettivi del personale della scuola”.
“In primo luogo – continua Pacifico a colloquio con l’agenzia Teleborsa – vorremmo che il dimensionamento fosse rivisto. Il PNRR originariamente affermava di voler dare maggiore attenzione al territorio, invece, questo purtroppo si è tradotto con un taglio di quasi 1.000 scuole nel prossimo triennio, o meglio, sedi di presidenza. Questo noi lo riteniamo un passaggio da cambiare”.
Il leader Anief si sofferma anche “sul reclutamento: è vero che ci saranno tre concorsi, e solo per l’ultimo di questi sono arrivate più di 500 mila domande, però dall’esperienza che abbiamo avuto dagli ultimi concorsi, sono purtroppo aumentati i numeri del precariato. Ecco perché noi vorremmo un doppio canale di reclutamento con assunzione della prima e seconda fascia delle Gps per poter assorbire il precariato. Certamente, vorremmo che i vincoli sulla mobilità fossero rimossi definitivamente, in quanto bisogna incentivare qualcuno a restare piuttosto che punirlo, soprattutto se ha lavorato lontano da casa. Anzi bisognerebbe anche risarcirlo”.
Pacifico, infine, si sofferma sul “problema dell’organico del personale amministrativo da confermare o con soldi aggiuntivi o dislocati a questo per il PNRR, ma con certezza di bilancio e un rinnovo di tutto il personale anche in Agenda Sud oltre che il PNRR Ata fino a giugno. Veramente sono tante le cose che noi vorremo cambiare, quindi aspettiamo il testo del Governo e saremmo pronti a presentare le nostre proposte ai parlamentari, affinché – conclude il presidente Anief – possa essere migliorato”.