L’associazione SCUOLA LAVORO E LIBERTÀ alza la voce contro le ingiustizie e le delusioni perpetrate nei confronti dei docenti precari e degli aspiranti insegnanti.

Un comunicato stampa denuncia l’amara realtà che si cela dietro le promesse vuote e le misure inefficaci messe in atto dalla politica nei confronti del mondo della scuola.Il concorso “straordinario” che si è rivelato tutto tranne che straordinario ha sollevato l’indignazione dei membri dell’associazione, che hanno assistito all’assurdità di una prova scritta con percentuali di superamento del 90%, prevedibilmente “fattibile” come già ipotizzato dai docenti stessi.
Tuttavia, le speranze di una vera soluzione al problema del precariato nella scuola sono state deluse dall’incapacità della politica di agire concretamente e responsabilmente.
L’avvio dei corsi abilitanti, presentato come una via di accesso alla stabilità lavorativa per i docenti precari, si è rivelato un altro miraggio, con la politica che sembra giocare con le vite e le carriere di migliaia di lavoratori della scuola. L’invito a “stare buoni” e ad attendere la “grazia di Pasqua” è stato respinto dall’associazione, che ha deciso di alzare la voce e manifestare pubblicamente il proprio dissenso.
L’appello è chiaro: tutti coloro che hanno subito le conseguenze di politiche sbagliate e inefficaci sono invitati a unirsi alla Manifestazione di Protesta che si terrà il 10 aprile a Roma, presso la sede del MIM. L’obiettivo è quello di mostrare unità e determinazione nel chiedere un cambiamento vero e tangibile nella politica scolastica, senza più false promesse o soluzioni inefficaci.
L’associazione SCUOLA LAVORO E LIBERTÀ invita tutte le associazioni di categoria e le parti politiche interessate a unirsi alla protesta, mettendo da parte gli interessi personali e concentrando gli sforzi verso un obiettivo comune: migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei docenti e degli aspiranti insegnanti, e garantire un sistema scolastico equo e inclusivo per tutti.