Nel panorama politico e sociale italiano, l’istruzione è al centro di dibattiti e confronti sempre più accesi. Il Partito Socialista Italiano (PSI) ha espresso con fermezza la propria posizione durante la riunione del gruppo di lavoro scuola svoltasi ieri, alla presenza dei referenti scuola delle regioni italiane.
Uno dei temi principali all’ordine del giorno è stata la regionalizzazione dell’istruzione pubblica, su cui il PSI ha ribadito la sua contrarietà. I socialisti non accettano di ridurre il problema al mero scontro tra Nord e Sud del Paese, ma evidenziano le possibili conseguenze negative di questa decisione. Secondo il PSI, la regionalizzazione porterà alla disgregazione culturale del Paese e accentuerà le disparità sociali tra famiglie abbienti e meno abbienti, tra scuole delle province e delle grandi città, e persino tra scuole del centro e della periferia. Per contrastare questa tendenza, il PSI ha annunciato la propria adesione alla manifestazione nazionale organizzata dal “Comitato no AD” a Napoli, domani 16 marzo, e si impegna a sostenere ogni iniziativa volta a limitare i danni della regionalizzazione dell’istruzione statale.
Durante l’incontro, i referenti regionali istruzione del PSI hanno espresso forti perplessità sia sulla decisione del Ministro Valditara di valutare gli studenti attraverso le prove INVALSI, sia sulle stesse prove INVALSI. Secondo il PSI, tali prove vengono troppo spesso utilizzate per alimentare una competizione dannosa all’interno delle scuole, anziché adempiere al loro compito originario. Il PSI respinge categoricamente il processo di aziendalizzazione dell’istruzione pubblica e si impegna a contrastare questa tendenza.
In vista delle prossime elezioni europee, il PSI sottolinea l’importanza di potenziare gli strumenti esistenti per garantire pari opportunità a tutti i giovani, impedendo che lo studio diventi un privilegio. Citando le parole di Carlo Rosselli, il PSI ribadisce che il socialismo liberale non è moderatismo, ma un radicale impegno per giustizia e libertà, due valori strettamente legati all’istruzione equa e inclusiva.
Il PSI si pone come baluardo contro la regionalizzazione dell’istruzione e come promotore di un sistema educativo capace di offrire a tutti pari opportunità, fondando la propria azione politica sui principi di giustizia sociale e libertà individuale.