Quale futuro per i 6 mila collaboratori scolastici PNRR e Agenda Sud?

Quale futuro per i 6 mila collaboratori scolastici PNRR e Agenda Sud?

La sorte dei 6 mila collaboratori scolastici aggiuntivi che lavorano per progetti PNRR e Agenda Sud è ancora in bilico, dopo esser stati messi alla porta il 15 aprile, la paura di fare la stessa fine dei colleghi AA e AT licenziati il giorno di Capodanno si è fatta sempre più viva, ma come avevamo spiegato sia in articoli recenti che nel nostro podcast “Ogni Maledetto Lunedì” in streaming gratuitamente su tutte le piattaforme, qualcosa si muoverà dopo il 2 maggio.

 

Infatti, secondo fonti vicine al Governo, la proroga dei contratti di questi personale potrebbe essere discussa proprio in Consiglio dei Ministri martedì 30 aprile e vedere la luce ed applicazione dopo proprio la Festa dei Lavoratori, per noi diventa un paradosso con lieto fine.

IL MINISTRO VALDITARA ANNUNCIAVA 14 MILIONI DI EURO, DOVE SONO?

Il Ministro dell’Istruzione, Valditara, aveva annunciato la settimana scorsa di aver reperito 14 milioni di euro per prorogare i contratti scaduti il 15 aprile. Questa decisione era stata accolta con favore dai sindacati, dalle associazioni e dai comitati, che hanno sottolineato l’importanza di garantire la continuità del supporto a questi personale, ma dove sono finiti? Dopo una sorta di ping-pong tra ministero e funzionari sembra che la questione sia rientrata e non si è più proferito parola, probabile proprio in attesa del cdm dove verranno – speriamo finalmente – trovati e stanziati questi fondi, noi attendiamo fiduciosi

SE AVVIENE IL MIRACOLO, LA PROROGA DEI CONTRATTI…

La proroga dei contratti se avviene il miracolo il 30 aprile in cdm, sarà possibile solo dopo l’entrata in vigore di una specifica norma di legge autorizzativa che come vi avevamo prospettato può entrare in vigore solo dopo il 2 maggio, garantendo ai Cs la possibilità di reinserirsi con una retroattività giuridica e non economica ma sopratutto un gran risparmi per le casse dello Stato.

Una volta entrata in vigore la norma, sarà possibile procedere con la ricontrattualizzazione del personale attraverso il sistema SIDI.

La UIL, come ribadito a gran voce durante l’evento del 23 aprile “SCEGLIAMO IL FUTURO” , ha chiesto una proroga dei contratti almeno fino al 30 giugno e non fino a fine attività didattiche come qualcuno ha già paventato, garantendo a questo personale almeno il giusto punteggio da inserire per il prossimo rinnovo di graduatoria di 1ª e 3ª fascia, ma la paura come possibile evoluzione è il danno oltre la beffa.

IN ATTESA DI NOTIZE IL SILENZIO

La scuola è in attesa quindi di notizie definitive sulla sorte dei 6 mila collaboratori scolastici aggiuntivi e dall’altro lato il silenzio assoluto, abbiamo più volte cercato interlocutori politici come redazione per capirne e saperne di più, ma in vista delle europee nessuno ufficialmente ha voluto sbottonarsi e dirci la propria, qualcuno si è limitato al sostegno morale verso questi lavoratori i quali – facciamo presente – senza soldi e solo con l’appoggio morale, non metteranno di sicuro un piatto a tavola.

La scelta del ministro di stanziare 14 milioni di euro per prorogare i contratti è per noi stata una scelta coraggiosa che almeno metteva una pezza ad un certo modo di “governare” a dir poco “garibaldino” la questione ma la preoccupazione ancora viva oggi, e che questo resti soltanto uno spot elettorale.

LA PROSSIMA SETTIMANA SARÀ DECISIVA

La prossima settimana sarà quindi decisiva per la sorte di questi 6 mila colleghi. Il Consiglio dei Ministri martedì 30 aprile potrebbe essere il momento in cui il Governo darà il via libera alla proroga dei contratti, noi come sempre seguiremo con attenzione gli sviluppi e cercheremo di darvi in tempo reale e serio tutte le notizie in merito.

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