Ricciardi: “Green pass non basta, serve anche il monitoraggio dell’aria soprattutto dove ci sono bambini come nelle scuole”

Ricciardi: “Green pass non basta, serve anche il monitoraggio dell’aria soprattutto dove ci sono bambini come nelle scuole”

Fratelli d’Italia nelle Marche è il primo a disporre sistemi di areazione sul modello tedesco.
Walter Ricciardi, già consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, ammette che la ripartenza in sicurezza delle scuole non può essere affidata soltanto al green pass, ma che è necessario investire risorse sul monitoraggio dell’aria grazie a tecnologie che consentono di cambiarla. Bene, ma ancora una volta questo governo arriva secondo e per ora predica soltanto – dichiara – la Senatrice di Fratelli d’Italia, Tiziana Drago. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, introduce l’utilizzo degli impianti di areazione nelle scuole. È la conferma del buon governo di Fratelli d’Italia, della qualità della sua classe dirigente e adesso ci auguriamo che il governo, a differenza di quanto fatto finora, estenda il metodo Acquaroli a livello nazionale grazie a depuratori d’aria e impianti di ventilazione meccanica installati nelle scuole”.
Il Green pass sarà utile per la ripresa delle scuole in presenza e in sicurezza, ma non basta per la lotta al Covid. “Un aspetto importante è il monitoraggio dell’aria – afferma – Ricciardi. Anche perché, essendoci bambini al di sotto dei 12 anni, che non possono essere vaccinati” mancando prodotti approvati per questa fascia d’età, “è molto importante che ci siano adeguati ricambi d’aria. E questo non può essere fatto solo con l’apertura delle finestre”.

“Oggi abbiamo tecnologie che ci consentono di monitorare l’aria e strumenti che ci permettono di cambiarla. Devono essere fatti investimenti specifici”. A dirlo all’Adnkronos Salute è Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma. Ricciardi evidenzia la discrepanza dei provvedimenti italiani rispetto altri Paesi della Comunità Europea citando l’esempio della Germania.


“Le scuole tedesche si sono dotate da un anno ormai di queste tecnologie – evidenzia l’esperto – Lo ha fatto Israele. Pian piano tutti i Paesi occidentali lo stanno facendo, perché la circolazione dell’aria deve essere garantita e monitorata nelle classi”, aggiunge Ricciardi, spiegando che questi strumenti tengono sotto controllo la qualità dell’aria, in particolare il consumo di CO2, indicando quando è necessario “cambiarla sia in maniera naturale, aprendo le finestre, sia utilizzando strumenti di aria condizionata”. Innovazioni necessarie anche a fronte della “variante Delta che è molto contagiosa. E in ambienti dove non possono essere tutti vaccinati – avverte – il rischio è alto se non si approntano strumenti adeguati”.

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