Quest’oggi, presso l’ARAN, è stato firmato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il comparto dell’Istruzione e della Ricerca, un negoziato protrattosi per sei lunghi mesi, definito dal Coordinatore Nazionale della Gilda Insegnanti, Rino Di Meglio, come un contratto “lumaca”.
Di Meglio ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla durata estrema dei negoziati, definendo inaccettabile la tempistica di sei mesi impiegata per i controlli definitivi. Ha sottolineato l’urgente necessità di rivedere la burocrazia contrattuale per evitare ritardi che potrebbero ripetersi in futuro.
Il contratto in questione riguarda il triennio 2019-2021 e, con la firma definitiva e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entrerà ufficialmente in vigore. Tuttavia, Di Meglio ha focalizzato l’attenzione sugli obiettivi raggiunti durante il lungo percorso di trattativa.
Il Coordinatore della Gilda ha annunciato con soddisfazione che, da domani, le norme migliorative del contratto saranno operative. In particolare, i precari avranno il diritto a tre giorni di permesso retribuito, un passo significativo per migliorare le condizioni di lavoro di questa categoria.
Un altro risultato importante ottenuto è il riconoscimento della formazione degli insegnanti come orario di lavoro effettivo, porre fine a decenni di contenzioso e sfruttamento in questo settore. Di Meglio ha sottolineato l’importanza di questa conquista per il riconoscimento del valore della formazione degli insegnanti.
Infine, il Coordinatore ha evidenziato l’aspetto della trasparenza, annunciando la possibilità, durante le contrattazioni di Istituto, di accedere ai dati disaggregati della spesa. Questo rappresenta un passo avanti significativo verso una maggiore chiarezza e accountability nelle decisioni economiche legate al settore dell’Istruzione e della Ricerca.