Il PNRR va rinegoziato e i vincoli triennali nella mobilità aboliti e ricondotti nella contrattazione integrativa di comparto, i vincoli non servono alla continuità didattica anzi la ostacolano e sono altresì di impedimento al reclutamento.
Sono solo il frutto distorto dei burocrati ministeriali che non hanno contezza della realtà della Scuola e del personale docente.
I 15.000 posti che dopo la mobilità risultano vacanti in Lombardia ma lo stesso discorso vale per Veneto e Piemonte sono la dimostrazione tangibile di quanto affermato.
Chi volete che accetti, vista l’età dei precari, sposati e con figli piccoli al 90% donne, una nomina in ruolo a migliaia di Km di distanza?
Con la prospettiva di restare a migliaia di chilometri per anni con 1200 euro al mese?
A dichiararlo è Libero Tassella portavoce di Scuola Bene Comune.
di Libero Tassella SBC