ESCLUDERE GLI ALUNNI CON DISABILITÀ DALLE CLASSI COMUNI DELLA SCUOLA ITALIANA: QUESTO IL FRUTTO DELLA POLITICA DELLA MINISTRA AZZOLINA IN NETTO CONTRASTO CON IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE ADOTTATO DALLA SENATRICE FALCUCCI nel 1977.
Precede l’adozione del nuovo modello di PEI il Piano Nazionale 2021 firmato dalla Ministra Lucia Azzolina; un documento con il quale appare evidente il disegno portato avanti dalla Azzolina nel dicastero da lei guidato.
Resterà nella storia la Azzolina per aver operato come “ostacolo” nel processo di inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità.
Nell’ATTO DI INDIRIZZO POLITICO – ISTITUZIONALE ANNO 2021″, infatti, la Ministra anticipa la “sua personale intenzione” di introdurre la classe di concorso per il docente di sostegno.
Gli insegnanti di sostegno non dovranno più possedere l’abilitazione all’insegnamento: saranno assunti su posto di sostegno e non potranno più insegnare alcuna disciplina.
Certamente questo impedirà l’utilizzo improprio, ovvero l’usare il docente quale supplente, ma lo sottrarrà anche alla classe e ai vincoli propri del docente. Sarà infatti il docente “personale e privato” dell’alunno con disabilità, considerato che il sostegno non è una disciplina, ma consiste in “attività per favorire il progetto inclusivo”.
Invece di pensare a formare adeguatamente, e da subito, tutto il personale docente, la ministra sceglie la scorciatoia e assicura il posto di lavoro ad alcuni docenti, ledendo il diritto allo studio degli alunni con disabilità, che diventeranno di “proprietà del loro insegnante”.
E allora come potrà essere “La scuola della separazione delle carriere”?
Da una parte ci saranno i docenti curricolari, dall’altra i docenti di sostegno.
Ecco il documento firmato dalla Azzolina: “È inoltre necessaria, al fine di accrescere la motivazione e la competenza dei docenti di sostegno, garantendo agli alunni con disabilità la continuità didattica e la stabilità relazionale cui hanno diritto, la creazione di una nuova classe di concorso ad hoc, cui si acceda attraverso procedure concorsuali specifiche e sistematiche nel tempo.”.
Si potrà ancora parlare di scuola dell’inclusione?
Provate a immaginarvi come sarà a breve la scuola che sta costruendo la ministra Azzolina:
– alunni con disabilità esonerati da una o più discipline,
– docenti di sostegno che lavorano solo con gli alunni con disabilità (e non insegnano le discipline)
Si tengano conto i seguenti aspetti:
a) l’esonero è previsto nelle scuole di ogni ordine e grado (eccetto infanzia)
b) l’assegnazione delle risorse per il sostegno è contingentato (le ore sono sempre più ridotte)
c) l’assegnazione delle risorse per l’autonomia e/o la comunicazione sono prive di vincoli nella quantificazione, quindi possono essere erogate in quantità superiore rispetto alle ore del docente di sostegno.
Ci voleva un docente specializzato per mettere la parola fine alla scuola dell’inclusione?