La rappresentatività sindacale dell’Anief compie tre anni: trentasei mesi di successi sindacali, legislativi e giudiziari. Il 19 novembre 2019, ad Anief veniva certificata dall’Aran la rappresentatività nel comparto istruzione e ricerca: da allora ad oggi, il giovane sindacato nazionale ha firmato il Contratto collettivo nazionale integrativo sulla didattica a distanza e, la scorsa settimana, l’ipotesi della parte economica del Ccnl 2019-21, sempre a tutela del personale. Diverse leggi sono state poi create e modificate come chiesto dall’Anief. E tantissime sentenze hanno dato ragione ai legali Anief che hanno difeso i lavoratori della scuola.
“Si tratta – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – di svariati successi, a favore dei lavoratori della scuola, ma anche del personale dell’Università, della Ricerca, dell’AFAM: risultati colti certamente nei tribunali, ma anche attraverso il dialogo con la politica. A nome dei vertici del sindacato, non posso che ringraziare tutti i dirigenti sindacali e ai legali che hanno operato e continuano a farlo per Anief”.
L’AZIONE DEL SINDACATO RAPPRESENTATIVO
Il 1° dicembre 2019 sono state attribuite ad Anief le prerogative sindacali: subito si è realizzata l’informativa e la consultazione al ministero dell’Istruzione e dell’Università e Ricerca, convocazione in Aran per il rinnovo del Contratto, distacchi e permessi, assemblee sindacali.
Il 25 ottobre 2020, Anief, dopo l’accoglimento di diverse proposte di modifica, sottoscrive il Contratto collettivo nazionale integrativo sulla DAD, regolamentando la didattica a distanza mentre le scuole avviavano la didattica in presenza per il solo 50% del tempo previsto.
L’11 novembre 2022, Anief firma l’ipotesi del CCNL 2019/2021, parte economica fissa del tabellare e del salario accessorio, recuperando il 2,5% sull’inflazione registrata nel decennio precedente, con aumenti di un punto percentuale superiori al precedente contratto, dopo un accordo politico con il ministro Giuseppe Valditara dell’Istruzione e del Merito che prevede mezzo miliardo in più per il personale scolastico rispetto agli altri dipendenti pubblici.
Grazie al confronto con la politica, Anief ottiene l’istituzione delle GPS, l’assunzione straordinaria dalla prima fascia GPS dei docenti di sostegno, la call veloce, l’organico Covid, il concorso straordinario bis, la deroga ai vincoli sulla mobilità, la fase transitoria di reclutamento su posti di sostegno, l’assunzione degli idonei dalle graduatorie di merito dell’ultimo concorso.
Grazie alle udienze nei tribunali, Anief ottiene il riconoscimento per intero del servizio pre-ruolo nella ricostruzione di carriera, del primo gradone stipendiale per i neo-assunti con servizio antecedente al 2011, della Carta docente al personale docente precario grazie ad una esemplare sentenza della Corte di Giustizia europea, del salario accessorio parte fissa (RPD/CIA) ai supplenti brevi e saltuari, con tantissime sentenze favorevoli, delle ferie non godute per il personale precario. Nel corso del triennio, il sindacato ha anche creato tre i dipartimenti per rappresentare il personale dell’università, della ricerca, dell’AFAM. “In trentasei mesi di più non si poteva ottenere, considerando anche il difficile periodo socio-economico in cui versa il Paese: di sicurò, però, è solo l’inizio”, conclude il presidente Pacifico.