“L’esigenza di ridurre il fenomeno dei Neet sta portando il Governo a trovare sinergie tra la scuola e il mondo del lavoro: il disegno di legge leghista che introduce un’opzione ‘professionalizzante’ nei licei Classici e Scientifici si colloca in questo quadro e se non andrà a intaccare gli attuali insegnamenti, introducendo quindi ore aggiuntive e non sovrapponibili, potrebbe meritare interesse e una fase di sperimentazione”. Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commenta l’obiettivo dichiarato della Lega, attraverso il DDL 1147, di fornire anche agli studenti liceali competenze più spendibili nel mondo del lavoro, con un focus su ambiti come la sanità, le scienze, le tecnologie informatiche e la matematica.
LA PROPOSTA DI LEGGE
Il disegno di legge, già in discussione in VII Commissione Cultura del Senato, prevede che l’opzione professionalizzante si articoli in un monte ore aggiuntivo dedicato a materie specifiche, con almeno 40 ore annuali nel secondo biennio e 20 ore nel quinto anno. Almeno la metà delle ore con collegamento diretto al mondo del lavoro dovrà essere svolta in compresenza con esperti provenienti dal mondo del lavoro e iscritti ai relativi albi professionali.
IL TESTO DEL DDL
Il Disegno di Legge n. 1147, presentato dal gruppo Lega al Senato, propone una significativa riforma della struttura dei licei classici e scientifici, introducendo la possibilità di attivare un’opzione “professionalizzante”.
Tale opzione si configura come un percorso formativo integrativo, volto a fornire agli studenti competenze avanzate in specifici ambiti professionali, considerati strategici per lo sviluppo economico e sociale del Paese.
Il DDL individua i seguenti ambiti di specializzazione:
- Sanità umana e veterinaria;
- Scienze e tecnologie applicate;
- Scienze e tecnologie informatiche;
- Fisica;
- Matematica.
L’opzione professionalizzante si articola in un monte ore aggiuntivo rispetto al normale piano di studi liceale, con un minimo di 40 ore annuali nel secondo biennio e 20 ore nel quinto anno.
Elemento cardine del percorso è la collaborazione con esperti del mondo del lavoro, iscritti a specifici albi professionali, che saranno coinvolti in attività di docenza in compresenza con i docenti titolari.
Al fine di garantire la qualità e la coerenza dell’offerta formativa, il DDL demanda a successivi decreti ministeriali la definizione dei piani di studio, degli obiettivi formativi e delle modalità di valutazione.
È inoltre prevista l’istituzione di albi provinciali degli esperti, con il compito di individuare e selezionare i professionisti qualificati per le attività di docenza.
Al termine del percorso professionalizzante, gli studenti avranno la possibilità di sostenere un esame nazionale nelle materie oggetto di studio. Il superamento dell’esame darà diritto al riconoscimento di crediti formativi universitari (CFU), spendibili al momento dell’iscrizione a un corso di laurea magistrale coerente con il percorso professionalizzante svolto.
Sintesi
- Istituzione dell’opzione professionalizzante, con un focus su ambiti come la sanità, le scienze, le tecnologie informatiche e la matematica.
- Previsione di un monte ore aggiuntivo dedicato a materie professionalizzanti, con almeno 40 ore annuali nel secondo biennio e 20 ore nel quinto anno.
- Obbligo di svolgere almeno la metà delle ore di materie professionalizzanti in compresenza con esperti provenienti dal mondo del lavoro e iscritti ai relativi albi professionali.
- Istituzione di albi provinciali degli esperti per ogni ambito professionalizzante.
- Possibilità per gli studenti che hanno seguito l’opzione professionalizzante di accedere a un esame nazionale nelle materie professionalizzanti.
- Attribuzione di crediti formativi universitari (CFU) agli studenti che superano l’esame nazionale con una votazione superiore a una soglia minima.