Per arginare i cambi annuali sulle cattedre di sostegno, gli insegnanti potrebbero restare sullo stesso posto per almeno 3 anni qualora la famiglia dell’alunno disabile lo dovesse chiedere: le ha dichiarato, poche ore fa, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, precisando che la norma che sarà al vaglio del prossimo Consiglio dei ministri. Secondo Valditara, “chi assume il ruolo deve restare su quella cattedra per almeno tre anni: se i genitori sono soddisfatti di come il docente di sostegno si è rapportato con il giovane con disabilità, a loro richiesta il docente può restare accanto allo studente per tre anni. È molto importante per garantire la continuità didattica”.
“Quella dell’insegnante di sostegno precario scelto dalle famiglie è una linea che non ci trova d’accordo – replica Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – semplicemente perché i docenti non sono ‘accompagnatori’ da utilizzare in caso di necessità. Lo dico apprezzando comunque finalmente la presa di coscienza del Ministero sull’enorme problema del sostegno nelle nostre scuole. Come Anief, piuttosto, ribadiamo quale è la chiave per garantire finalmente la continuità didattica: fare in modo che tutti i posti di sostegno siano spostati in organico di diritto, con immissione in ruolo per docenti specializzati e accesso libero al Tfa. Altre strade non ce ne sono”.
“A non trovarci d’accordo, ad esempio, è anche la decisione di chi governa la scuola di non stabilizzare i docenti specializzandi e specializzati su sostegno inseriti nelle Gps. Come Anief – continua il presidente nazionale Anief – chiediamo, come abbiamo fatto di recente con un preciso emendamento, la proroga per le assunzioni a tempo indeterminato di Gps, ex art 59 anche per l’anno scolastico 2024/2025. Siamo convinti che non si può fare a meno di questa conferma: ci aspettavamo un allargamento delle stabilizzazioni in seconda fascia, come pure su materia, invece si è andati indietro negandolo anche alla prima fascia sostegno. Così non va: il sindacato ha deciso di avviare una mobilitazione del personale”, conclude Pacifico.
Anief ricorda che le supplenze su sostegno stanno aumentando considerevolmente. L’ultimo report nazionale dell’Istat, aggiornato all’anno scolastico 2022/23, ha detto che sono 338.000 gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane. A ciò va aggiunto che gli insegnanti sono oltre 200 mila, ma solo la metà immessi in ruolo. Dei docenti precari, la maggior parte non sono nemmeno specializzati. E noi cosa facciamo? Anziché stabilizzare da prima fascia Gps, continuiamo a tenerli precari. Quale è la radio che porta il decisore politico a non assumere a tempo determinato il personale specializzato? Perché non si trova la modalità di incanalare nei ruoli dello Stato, attraverso una formazione apposita, anche coloro che stanno nella seconda fascia Gps? Sono domande che non ci stancheremo mai di porre fino a quando non cambieranno le cose.