Scuola in Crisi, Vannini (UIL Scuola) 97% dei candidati è destinato a rimanere supplente

Roberta Vannini

Roberta Vannini, Segretaria generale della Uil Scuola Rua Campania, esprime gravi preoccupazioni in merito alla situazione dei docenti precari e al prossimo concorso Pnrr, sostenendo che “il concorso non risolve il problema” e lanciando proposte concrete per affrontare la crisi nel sistema scolastico.

Eccesso di domande, scarsità di posti:

Con oltre 80.000 domande di concorso per meno di 2000 posti disponibili, Vannini evidenzia che il 97% dei candidati è destinato a rimanere supplente. Una situazione insostenibile, secondo la segretaria, che richiede soluzioni immediate.

Crescita preoccupante dei precari:

Vannini, facendo riferimento allo studio condotto dalla Uil Scuola Rua, sottolinea che in otto anni i precari della scuola sono più che raddoppiati in Campania per esempio. Nel 2015, c’erano 5.540 insegnanti precari, mentre nel 2023 il numero è salito a 16.129, oltre il 52% in più. La situazione è simile per i docenti di sostegno, passati da 1.434 nel 2015 a 9.997 nel 2023.

La proposta:

Per affrontare la crisi, Vannini propone l’utilizzo delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) di prima fascia per tutti i tipi di posto una volta terminate le immissioni in ruolo dalle graduatorie concorsuali. La distinzione tra organico di fatto e organico di diritto deve essere eliminata, poiché rappresenta una condizione anacronistica.

Risolvere le criticità nel sostegno:

Sulle problematiche del Sostegno, la Uil suggerisce di garantire che gli alunni con disabilità abbiano un docente specializzato, con la proposta di assumere insegnanti specializzati di altre province prima di nominare docenti non specializzati.

Riforma dell’organico ATA:

Vannini critica il sistema di calcolo dell’organico ATA, basato su parametri numerici obsoleti, proponendo l’introduzione di graduatorie volontarie per supplenze di pochi giorni con procedure di interpello veloci.

Appello al Ministro:

La segretaria generale conclude l’intervista esprimendo l’aspettativa di “meno dichiarazioni e più fatti” dal Ministro dell’Istruzione, sottolineando che le proposte della Uil sono un contributo concreto alla risoluzione dei problemi attuali nel sistema scolastico.

La richiesta è chiara: è ora di passare all’azione per garantire un futuro migliore per l’istruzione in Italia.

 

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