“Università e scuola risultano al centro dell’azione di Governo perché ritenute risorse strategiche? Bene, Anief è d’accordo con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Siamo dunque pronti a discutere a Palazzo Chigi i dossier più urgenti per i nostri giovani e per i nostri insegnanti, a partire dalla garanzia dei salari e dalle tutele dei decenti e di tutto il personale scolastico”: a dichiararlo è oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando il voto di fiducia a seguito della relazione programmatica della premier Giorgia Meloni alla Camera.
Il giovane sindacato ha particolarmente apprezzato un passaggio del discorso del nuovo Presidente del Consiglio: quello in cui Giorgia Meloni sostiene che occorre “lavorare sulla formazione scolastica, per lo più affidata all’abnegazione e al talento dei nostri insegnanti, spesso lasciati soli a nuotare in un mare di carenze strutturali, tecnologiche, motivazionali. Garantire salari e tutele decenti”.
Pacifico oggi ricorda che “già nel Manifesto Anief sull’Istruzione per le elezioni politiche abbiamo tracciato la linea delle riforme da rivedere per garantire finalmente il successo formativo dei nostri giovani, ponendolo al centro dall’azione del Governo che si sarebbe formato di lì a poco. Si parta da quei punti, che riguardano il precariato, il reclutamento, il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto da 46 mesi, con l’inflazione 10 punti sopra, la mobilità bloccata dai vincoli, l’aumento del tempo scuole e la riduzione degli alunni per classe, il ritorno al pre-dimensionamento, solo per citare alcuni punti. Senza mai dimenticare – conclude il leader del giovane sindacato – la valorizzazione del personale amministrativo per il prezioso ruolo che svolge nelle nostre scuole”.