“Risulta davvero inspiegabile la veemenza con cui autorevoli esponenti del Comitato tecnico scientifico quotidianamente chiudono a qualsiasi ipotesi di impiego su larga scala dei tamponi salivari. Uno strumento di cui è stata certificata l’attendibilità, altrimenti l’Istituto superiore di sanità non li avrebbe validati lo scorso maggio, ma che di fatto è stato relegato in un limbo. Utilizzando, tra l’altro, una narrazione maliziosa e fuorviante, quella secondo cui chi appoggia l’uso dei tamponi salivari è contro i vaccini”. Lo dichiara Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione. “Nessuno si è mai sognato di dire che il monitoraggio e il tracciamento possano sostituire l’immunizzazione. La campagna vaccinale è fondamentale per mettere in sicurezza il Paese ed evitare che ospedali e cimiteri tornino a riempirsi. A questa, però, si può benissimo accompagnare un’operazione massiccia di controllo attraverso i tamponi salivari in quei contesti, su tutti la scuola, in cui risulta fondamentale scovare gli asintomatici. Per i bambini di età inferiore ai 12 anni non esiste un vaccino validato, quindi perché non dare più serenità a loro e alle loro famiglie utilizzando uno strumento non invasivo e che fornisce un risultato in tempi rapidi? Possibile – conclude Sasso – che in Lombardia, in Veneto e nelle Marche, regioni che hanno deciso di utilizzare su larga scala i tamponi salivari, siano tutti impazziti?”.
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Scuola, Sasso: “Inspiegabile ostracismo CTS su tampooni salivari”
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Redazione La Voce della Scuola
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