“Il presidente Draghi e il Consiglio dei ministri hanno preso la decisione più giusta rinviando eventuali provvedimenti sulla scuola alle prossime settimane. Siamo convinti che i dati reali riguardo al tasso di vaccinazione degli insegnanti e del personale siano ancora più solidi di quelli ufficiali: tutto fa pensare di essere già sopra il 90% a livello nazionale, una soglia assolutamente ragguardevole che rende del tutto superfluo un intervento normativo in direzione dell’obbligo vaccinale”. Lo dichiara Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione.
“Il mondo della scuola ha dimostrato un enorme spirito di comunità e ha risposto con grandissima responsabilità agli appelli a immunizzarsi per favorire la ripartenza in presenza a settembre. Ora, però, queste donne e questi uomini vanno supportati attraverso l’adozione di tutti gli strumenti che possano garantire un cambio di passo rispetto allo scorso anno. I fondi messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione sono ingenti e hanno aiutato gli istituti a migliorare i propri livelli di sicurezza, ma serve anche un’azione incisiva sul fronte del monitoraggio e del tracciamento. Torniamo quindi, ancora una volta, a chiedere al Comitato tecnico scientifico di rivedere la propria tiepida posizione riguardo all’utilizzo dei tamponi salivari, validati lo scorso maggio dall’Istituto superiore di sanità. Giusto poche ore fa – sottolinea Sasso – il ministro francese dell’Istruzione ha annunciato un piano per effettuare 600.000 test settimanali nelle scuole. Possibile che abbia deciso di investire così tante risorse umane e materiali per qualcosa di inutile o inaffidabile?”.