Centottanta giorni di supplenza, tra dicembre 2016 e giugno 2017, senza nemmeno un euro in busta paga nella “voce” Retribuzione professionale docente, mentre al personale di ruolo o con supplenza annuale vengono assegnati circa 170 euro al mese: un insegnante precario, assistito dai legali dell’Anief, ha chiesto spiegazioni al tribunale di Ferrara e questi gli ha dato ragione assegnando al docente oltre mille euro “a titolo di differenze retributive”. Il giudice del lavoro, infatti, ha stabilito che “come ben evidenziato dalla Suprema Corte nell’ordinanza n. 20015/2018, l’emolumento” della Rpd “non è in realtà agganciato a particolari modalità di svolgimento della prestazione, sicché non vi è alcuna ragione oggettiva che giustifichi (secondo la giurisprudenza comunitaria sopra ricordata) la disparità di trattamento tra docenti di ruolo, o con supplenze annuali, e docenti con supplenze brevi e saltuarie”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “pensare che la Retribuzione professionale dei docenti, come pure la Cia degli Ata, debba agganciarsi al tipo di contratto stipulato dal lavoratore è un inganno clamoroso che i giudici del lavoro stanno man mano smascherando. Consigliamo vivamente a a tutti coloro che hanno svolto supplenze ‘brevi e saltuarie’, sottoscritte con i presidi, di aderire al ricorso predisposto da Anief, così da recuperare in le cifre sottratte indebitamente più gli interessi accumulati nel tempo. Gli insegnanti supplenti o di ruolo – con un passato da precari – che aderiscono al ricorso Anief possono chiedere la RPD o CIA non corrisposta negli ultimi cinque anni, pari a circa stipendio in più per ogni anno di servizio svolto”.
Per il tribunale del lavoro di Ferrara, “deve in conclusione essere riconosciuto anche a questi ultimi il trattamento retributivo in esame in forza della Clausola 4 dell’Accordo quadro direttamente applicabile nell’ordinamento interno nei termini sopra detti”. Pertanto, “il giudice, definitivamente pronunciando, accerta e dichiara il diritto” del docente “alla corresponsione della “retribuzione professionale docenti” prevista dall’art. 7 del CCNL del 15.03.2001, in relazione al servizio prestato in forza del contratto a tempo determinato stipulato con il Ministero dell’Istruzione nell’a.s. 2016/2017, per il periodo non prescritto dal 13.12.2016 al 14.6.2017, per un totale di 184 giorni; per l’effetto condanna il Ministero dell’Istruzione e del merito a corrispondere al docente, a titolo di differenze retributive, la somma di € 1.006,48, oltre agli interessi legali dalle singole scadenze al saldo effettivo”.
I TANTI RICORSI VINTI DA ANIEF SULLA RPD
Sono tante le sentenze di restituzione ai docenti della retribuzione professionale docenti precari, pari a 174.50 euro al mese, negata a tutti gli insegnanti precari (come pure la Cia al personale Ata). Negli ultimi mesi tanti giudici hanno accordato la restituzione dei 174,50 euro al mese, per mancata assegnazione della cosiddetta Rpd: si era espresso favorevolmente a febbraio il tribunale di Forlì, poi quello di Modena, quindi di Catania, in primavera abbiamo avuto la sentenza favorevole di Paola. E ancora, nella provincia di Cosenza, dove una maestra ha recuperato quasi 2mila euro più interessi e un’altra quasi 2.900 euro, poi a Verona, dove il giudice del lavoro ha accordato 1.200 euro per un solo anno di supplenza annuale svolto. Di recente, è stata la volta del Tribunale di Firenze, che ha assegnato quasi 4mila euro più interessi ad una docente, quindi di Vercelli, che ha detto sì alla richiesta dei legali dell’Anief, presentata lo scorso mese di aprile, di rimborsare una docente con circa 1.700 euro più interessi. Poi è stata la volta di Modena, dove il tribunale del Lavoro ha restituito 1.646 euro più interessi a una docente per le supplenze “brevi” di tre anni scolastici, di Firenze, dove il giudice ha restituito più di 2mila euro con interessi ad un’insegnante che ha svolto due supplenze e poi ancora di Udine, dove sono stati assegnati circa 1.500 euro. Infine di Vicenza, dove il risarcimento ad una docente, per 236 giorni di supplenze svolti nel 2017/18, è stato pari a 1.325 euro.
RPD, COME RICHIEDERLA
Anief ricorda che è possibile presentare ricorso ad hoc per rivendicare il diritto alla riscossione di RPD (per i docenti) e CIA (per il personale Ata) mensili, negli ultimi due anni negato anche a decine di migliaia di supplenti “Covid”: sono tutti supplente che hanno percepito gli stipendi da precari ridotti di circa 170 euro mensili. Qualora volessero definire l’entità della somma da recuperare possono anche utilizzare il calcolatore online messo a disposizione gratuitamente da Anief: fatto ciò, potranno attivare i ricorsi in Tribunale con il patrocinio dello stesso sindacato a condizioni fortemente agevolate. Anief continua a tenere aperte le adesioni al ricorso.