Scuole Internazionali e Italiane: confronto delle metodologie didattiche

Scuole Internazionali e Italiane: confronto delle metodologie didattiche

Scuole Internazionali e Italiane: sempre più diffuse le prime, un confronto.

In Italia si stanno diffondendo sempre più le così dette “Scuole Internazionali”. Ma quali sono le differenze nelle metodologie rispetto alle scuole italiane tradizionali? Le principali differenze rispecchiano approcci educativi diversi. Questo articolo esplorerà le caratteristiche distintive di entrambi i sistemi, evidenziando le influenze culturali e pedagogiche che li guidano.

Flessibilità vs. Struttura Rigida: le scuole internazionali spesso abbracciano approcci più flessibili, incoraggiando l’apprendimento basato sull’esperienza e sulla partecipazione attiva degli studenti. Al contrario, le scuole italiane tendono ad adottare una struttura più rigida, con un’enfasi sulla memorizzazione e sull’apprendimento teorico.

Lingua d’Insegnamento: nelle scuole internazionali, l’inglese o altre lingue straniere possono essere la lingua principale d’insegnamento. Questo promuove un ambiente multiculturale e offre agli studenti l’opportunità di acquisire competenze linguistiche globali. Le scuole italiane, invece, utilizzano principalmente l’italiano, con una minore enfasi sulle lingue straniere.

Apprendimento di più lingue sin da piccolissimi, con insegnanti madrelingua vs esposizione tardiva alla seconda lingua ed insegnanti non madrelingua: l’apprendimento di più lingue da bambini offre una serie di benefici che vanno oltre la semplice capacità di comunicare in contesti multilinguistici. L’esposizione a più lingue stimola la mente e può migliorare le abilità cognitive, come il pensiero critico, la risoluzione di problemi e la flessibilità mentale. I bambini che imparano più lingue sviluppano una maggiore capacità di apprendere nuovi concetti e informazioni, poiché il loro cervello è allenato a comprendere e adattarsi a diversi modelli linguistici, preparandoli in modo più completo per affrontare sfide future.

L’avere insegnanti madrelingua nello studio delle lingue sin da bambini riveste un’importanza significativa perché sono in grado di fornire un modello linguistico preciso e autentico. Questo aiuta i bambini a sviluppare una pronuncia corretta e una padronanza accurata della grammatica e del vocabolario. Oltre alla lingua, gli insegnanti madrelingua possono condividere la cultura associata alla lingua. Ciò arricchisce l’esperienza di apprendimento, introducendo tradizioni, costumi e sfumature culturali che vanno al di là della mera competenza linguistica.


Approccio Multidisciplinare vs. Specializzazione Precoce: le scuole internazionali spesso adottano un approccio multidisciplinare, incoraggiando gli studenti a esplorare diverse materie prima di specializzarsi. In contrasto, il sistema italiano può indirizzare gli studenti verso una specializzazione più precoce, specialmente nelle scuole superiori, con un focus maggiore su discipline specifiche.

Valutazione Continua vs. Esami Centralizzati: nelle scuole internazionali, la valutazione continua è spesso prioritaria, con un’enfasi sul monitoraggio costante del progresso degli studenti. Nel sistema italiano, gli esami centralizzati, come la Maturità, giocano un ruolo cruciale nella valutazione degli studenti e nella loro ammissione all’istruzione superiore.

Approccio Socio-Emotivo: le scuole internazionali tendono a prestare attenzione all’aspetto socio-emotivo degli studenti, promuovendo lo sviluppo delle abilità relazionali e della consapevolezza emotiva. Le scuole italiane, sebbene stiano diventando sempre più consapevoli di quest’aspetto, tradizionalmente hanno posto maggior enfasi sull’aspetto accademico.


Al momento le scuole Internazionali sono solamente private e coprono dal nido fino alla scuola secondaria di secondo grado, accessibili però per gli alti costi solamente ad una fetta ristretta di popolazione. In ottica di riorganizzazione ed ammodernamento della scuola italiana sarebbe auspicabile inserire delle sezioni sperimentali internazionali (ricordiamo che per la secondaria di secondo grado sono previste delle sezioni “Cambridge” ma hanno comunque sempre troppo poche ore di studio in seconda lingua quando in realtà in lingua straniera dovrebbe essere almeno l’80% delle lezioni), in ogni ordine e grado.

In conclusione, la scelta tra una scuola internazionale e una italiana dipende dalle preferenze individuali e dagli obiettivi educativi. Entrambi i sistemi offrono opportunità uniche, e il confronto delle metodologie didattiche può aiutare le famiglie a prendere decisioni informate per il futuro accademico dei loro figli. 

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