Sentenza Tar Liguria. Il tribunale dà ragione all’insegnante e quindi alla scuola e non ai genitori. Un caso di documentazione inattaccabile.
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Sentenza Tar Liguria. Conferma la bocciatura
Sentenza Tar Liguria. I giudici danno ragione all’insegnante e quindi alla scuola che hanno ben motivato la bocciatura di un ragazzo sorpreso a copiare. Ovviamente l’evento è corredato anche da “insufficienze in numerose materie (italiano, matematica, francese, storia)”. Respinta la domanda di sospensiva “non sussistendo i dedotti vizi di legittimità”
L’intera vicenda è stata resa nota da 24 Scuola che correttamente riporta anche stralci della sentenza, riducendo al massimo l’intermediazione. Infatti si legge:”Non sono state evidenziate circostanze sufficienti per ritenere dimostrata la prospettata anomalia nell’atteggiamento di una delle docenti nei confronti dell’alunno atteggiamento che, al contrario, pare riconducibile alla fisiologica relazione che lega insegnante e discente e che doverosamente impone al primo di assumere provvedimenti a fronte di condotte non conformi a elementari parametri di correttezza, come quelle descritte e non contestate, consistenti nel copiare il compito assegnato”
Una breve considerazione
La sentenza conferma che i pronunciamenti del Tar seguono la regola giuridica della correttezza formale della documentazione, che deve essere coerente con i fatti e i comportamenti adottati. Le simpatie e le antipatie non rientrano nei canoni giuridici. L’intera vicenda è un monito per tutti gli insegnanti e operatori scolastici a certificare i vari step previsti dalla normativa vigente.