Doccia fredda per i ricorrenti del concorso per Dirigente Scolastico del 2017. Concorso in cui sembra si siano verificate diverse irregolarità che hanno avvantaggiato in modo significativo alcuni partecipanti e quindi svantaggiato altri.
Noi socialisti sosteniamo l’importanza della trasparenza nei concorsi e quindi abbiamo da subito supportato le richieste di chiarezza venute dai docenti che da quel concorso erano stati esclusi a seguito della prova scritta.
Col Decreto “Aiuti quater”, ai ricorrenti era stata data una speranza, infatti FdI aveva presentato un emendamento che chiedeva l’assunzione in ruolo dei docenti che avevano partecipato al concorso del 2017 senza successo. Una speranza tradita dagli stessi rappresentanti del partito della Presidente Meloni che quell’emendamento hanno trasformato in Ordine del Giorno. Forse non ritenendolo più necessario o utile a generare consenso elettorale.
Il PSI, pur privo di rappresentanza parlamentare ma forte del suo radicamento nei territori e dei suoi molti amministratori locali, continuerà a seguire con attenzione la vicenda dei ricorrenti al concorso per Dirigente Scolastico del 2017. Così, in una nota Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI e Luca Fantò, Referente nazionale PSI scuola, ricerca e università.