Stipendi bloccati e arretrati: la situazione preoccupante del personale scolastico

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Close up view of European Union banknotes and coins. Selective focus on the one Euro coin. DSRL studio photo taken with Canon EOS 5D Mk II and Canon EF 100mm f/2.8L Macro IS USM.

La situazione degli stipendi nel settore dell’istruzione è sotto i riflettori, con un divario del 15% rispetto all’inflazione che mette a dura prova gli insegnanti e il personale Ata. Secondo i calcoli dell’Ufficio Studi Anief, ci sono mediamente 3mila euro di arretrati da recuperare per ciascun lavoratore, un’ingiustizia che sta mettendo a dura prova il bilancio di molti.

La mancanza di adeguamento degli stipendi all’inflazione è evidente, soprattutto considerando che lo Stato non ha ancora erogato gli importi previsti dalla legge in attesa del rinnovo contrattuale. Questo si traduce in arretrati che riguardano sia la Retribuzione professionale docente (Rpd) per gli insegnanti che il Compenso individuale accessorio (Cia) per il personale Ata.

Secondo gli esempi forniti dall’Ufficio Studi Anief, i lavoratori della scuola si trovano in una situazione critica: un insegnante della scuola secondaria ha ricevuto un assegno di soli 846,61 euro a dicembre, ma lo Stato gli deve ancora 3.192,36 euro. Un insegnante precario ha ricevuto un assegno mensile aggiuntivo di appena 63,78 euro a marzo, anziché i dovuti 142,76 euro, con un debito pregresso dell’amministrazione di 2.334,97 euro.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, consiglia ai lavoratori della scuola di rivolgersi al sindacato per bloccare la prescrizione e chiedere il pagamento delle somme corrette. Attualmente, sono già 3mila i lavoratori che hanno intrapreso questa strada per ottenere giustizia.

La questione degli stipendi bloccati e degli arretrati rappresenta una sfida fondamentale per il settore dell’istruzione, e il sindacato Anief è determinato a portare avanti la battaglia per garantire il riconoscimento e il rispetto dei diritti economici del personale scolastico.

 

2 Comments

  1. Rosanna

    Sono un insegnante di scuola dell’infanzia i nostri arretrati fanno ridere

  2. Gennaro

    Io sono un ata da 25 anni e ne ho viste di tutti i colori a me continuano ad arrivare solleciti di pagamento di ogni genere quando lo stato è il primo che non paga mai devono 4000di arretrati a dicembre mi hanno dato 750 che si sono ripresi a febbraio con conguaglio è uno schifo

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