Oggi l’Unione degli Studenti, Link Coordinamento Universitario e la Rete delle a Conoscenza in vista del rientro a scuola, ha organizzato un sit-in sotto il MIM -ministero dell’istruzione e del merito- con lo slogan “Vogliamo Potere, il 15 novembre la scuola scende in piazza”.
Interviene Tommaso Martelli, coordinatore del sindacato studentesco:“La situazione delle scuole è in costante peggioramento,mentre i governi spendono in armi e guerra continuano a disinvestire sull’istruzione. Bisogna tornare ad investire sulla scuola e sul futuro delle nuove generazioni.”
“Il ministro Valditara continua a difendere una scuola autoritaria e competitiva, che crea stress e malessere psicologico fra gli studenti. Ci sono problemi strutturali nella scuola italiana, dalla qualità delle infrastrutture scolastiche al livello dei costi del materiale scolastico ” continua Martelli, e conclude: ”Vogliamo potere significa rivendicare un modello di scuola differente, che parta dai bisogni e dal coinvolgimento degli studenti. In risposta alle politiche del ministero e del governo ci mobiliteremo nelle piazze di tutto il Paese, a partire dallo sciopero nazionale del 15 Novembre “.
“Che il 15 Novembre sia una giornata di mobilitazione per l’intera filiera della conoscenza” dice Tess Kucich, coordinatore della Rete della Conoscenza. “Vogliamo dare voce a tutte le soggettività precarie, dal corpo studentesco al mondo della ricerca, dal corpo docenti a coloro che sono inseriti nei percorsi di abilitazione. Servono finanziamenti e riforme strutturali e risolutive, che non si discuteranno mai finché i luoghi del sapere sono vincolati alle filiere bellica e del fossile, alle logiche di mercato, e minacciati dall’autonomia differenziata”, conclude.
Prosegue Arianna D’Archivio, coordinatrice di Link-Coordinamento Universitario: “Non vogliamo un’università che sia accessibile solo a pochi privilegiati, vogliamo
un’università per tutti che ascolti le nostre esigenze, vogliamo un’università in cui il diritto allo studio sia una realtà, non l’ennesimo strumento per metterci in competizione vogliamo un’università in cui la conoscenza e il sapere siano protagonisti senza lasciare spazio a dinamiche di mercato” e continua,
“Questo autunno saremo in tutte le piazze di Italia per ribadire che vogliamo costruire un’altra università, saremo insieme alle studentesse e agli studenti medi il 15 novembre perché vogliamo dei luoghi della formazione a misura di persona e non di profitto.