Susanna Tamaro, in un suo editoriale pubblicato dal Corriere della Sera, torna a parlare col grande pubblico e presenta una riflessione critica sullo stato attuale della società e dell’educazione dei giovani.
Indice
Evoluzione della società e tecnologia.
C’ è un cambiamento radicale che la tecnologia ha portato nella nostra vita, notando che, sebbene ci siano stati progressi scientifici e tecnologici, non c’è stato un corrispondente miglioramento dell’evoluzione umana. La tecnologia ha creato un’iperconnessione che ha portato a una perdita di consapevolezza e a una regressione verso istinti primitivi.
La cultura del “bimbo perfetto”
Tamaro critica l’idea moderna di un bambino perfetto, che viene ammirato senza essere guidato verso il miglioramento delle sue virtù e la correzione dei suoi difetti. Sostiene che, al contrario, l’educazione dovrebbe essere mirata a privilegiare le virtù e combattere i vizi.
Educazione e moralismo
L’educazione è essenziale per combattere il male e non basta il moralismo superficiale. L’educazione deve essere un processo continuo e consapevole per sviluppare la volontà e la virtù, contrastando invece la passività e l’autoindulgenza che caratterizzano molti aspetti della società moderna.
Influenza dei media e delle droghe
La scrittrice esprime preoccupazione per l’influenza dei media, che spesso mostrano contenuti violenti e disturbanti, e per l’uso di droghe, che lei considera dannose e destabilizzanti. Critica la retorica che minimizza i rischi delle droghe leggere e avverte delle conseguenze negative che possono derivare dall’uso di sostanze stupefacenti.
Ritorno ai valori
La conclusione è la necessità di riscoprire e rafforzare i valori fondamentali dell’educazione e della volontà, opponendosi a una cultura che sembra ignorare o disprezzare questi principi. Un appello alla riflessione e alla responsabilità, sia individuale che collettiva, di fronte ai cambiamenti e alle sfide della società moderna.