Non occorre inventarsi nuove figure – osserva il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – i tutor, anche se non ufficialmente, esistono già all’interno delle scuole.
L’attività di tutoraggio psicologico, educativo, orientativo è insita nella professione docente, al quale basterebbe aumentare lo stipendio per valorizzare il lavoro che svolge. Compreso quello ufficioso di tutor – osserva D’Aprile.
Le urgenze per la scuola sono altre – afferma. Bisogna chiudere le partite attualmente in atto come la parte giuridica del contratto, valorizzare l’esistente, togliere carte inutili, offrire garanzie di stabilità al personale precario, sciogliere i vincoli professionali e territoriali, costruire percorsi professionali aderenti alle diverse figure della comunità scolastica. È necessario farlo. Diversamente rischiamo di costruire cattedrali nel deserto che piacciono tanto a Bruxelles ma che non risolvono i veri problemi della scuola statale di questo paese.
Quella del tutor non è una sperimentazione di cui la scuola sente il bisogno. Sicuramente non sarà la misura che consentirà agli insegnanti di avere un incremento di stipendio adeguato alla funzione da svolgere.
Per chiarezza e per valutare la congruità dell’intervento che si vorrebbe mettere in atto abbiamo fatto i calcoli sulla base delle cifre esposte nel corso della riunione al ministero.
[qui il report: https://uilscuola.it/tutor-il-ministero-spiega-le-sue-scelte-uil-noi-abbiamo-fatto-i-calcoli/]
Il dettaglio nella tabella che riporta il calcolo preventivo di quanto potrebbe essere la retribuzione oraria sia del docente TUTOR che dell’ORIENTATORE:
NB: Per gli aspetti relativi ai criteri e alla distribuzione delle risorse, è demandata alla contrattazione d’Istituto la distribuzione dei compensi, che però dovranno rimanere entro il limite imposto dal decreto e dalla circolare, per i TUTOR da un minimo di 2850 euro ad un massimo di 4750 euro e per gli ORIENTATORI da un minimo di 1500 euro ad un massimo di 2000 euro.