Il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, ha scatenato una vera e propria tempesta sul web con un post controverso riguardante la presenza di bambini stranieri nelle classi italiane.

Il senso del post sembra sposare la linea di Matteo Salvini, affermando che nella classe la maggior parte degli alunni dovrebbe essere italiana. Tuttavia, è la forma del messaggio a destare scalpore, con numerosi utenti che criticano la prosa sgrammaticata e poco chiara del ministro.
Il passaggio “Se nelle scuole si insegni” ha attirato particolare attenzione per la sua ambiguità e per l’apparente mancanza di coerenza linguistica. La segretaria del Partito Democratico, Schlein, ha commentato che il ministro sembra correre dietro ai deliri di Salvini, mentre altri esponenti del PD hanno ironizzato chiedendo al ministro di riscrivere il post in italiano comprensibile.

Molti utenti hanno espresso sconcerto e hanno interpretato la prosa confusionaria del ministro come un segno di debolezza nel suo stesso ragionamento. Alcuni hanno addirittura suggerito che un figlio di extracomunitari nato in Italia avrebbe potuto esprimersi meglio. Il post di Valditara ha suscitato un dibattito acceso sul ruolo dell’italiano come lingua primaria nelle scuole e sull’integrazione degli studenti stranieri.
Le precise parole di Valditara, nonostante il loro significato, hanno finito per essere offuscate dalla forma maldestra del messaggio, alimentando ulteriori polemiche e dibattiti sulla questione dell’istruzione e dell’integrazione culturale nella società italiana.
Il concetto di ” assimilazione” è dell’800, ora nella scuola si parla di inclusione e convivenza delle differenze.