Addio organico aggiuntivo ecco come la politica beffa gli ATA

Fonti ufficiali hanno confermato che, in relazione al Decreto Scuola n.71/2024, gli emendamenti della maggioranza che miravano alla riproposizione dell’organico aggiuntivo per l’anno scolastico 2024/2025 sono stati ritirati. Anche gli emendamenti dell’opp

13 luglio 2024 19:18
Addio organico aggiuntivo ecco come la politica beffa gli ATA -
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Nelle ultime ore, il Comitato Evoluzione ATA ha lanciato un grido di allarme. Fonti ufficiali hanno confermato che, in relazione al Decreto Scuola n.71/2024, gli emendamenti della maggioranza che miravano alla riproposizione dell’organico aggiuntivo per l’anno scolastico 2024/2025 sono stati ritirati. Anche gli emendamenti dell’opposizione non hanno avuto miglior fortuna, venendo bocciati.

 

Questa decisione rappresenta una contraddizione rispetto a quanto stabilito dal Decreto Anticipi Legge del 15 dicembre 2023 n. 191, che convertiva con modificazioni il decreto-legge del 18 ottobre 2023 n. 145. Questo precedente legislativo prevedeva misure urgenti in materia economica e fiscale a favore degli enti territoriali e della tutela del lavoro.

Secondo il Comitato, la scelta di ritirare gli emendamenti non fa altro che confermare la percezione che la politica, sia attuale che del passato, consideri la scuola come un peso piuttosto che una risorsa. La mancanza di investimenti e l’assenza di volontà politica di valorizzare la scuola sono segni evidenti di una visione miope che non riconosce il valore strategico dell’istruzione.

La Scuola: Un Settore Trascurato

La politica non investe sulla Scuola perché ha tutto da perdere e niente da guadagnare. Nella Scuola non ci sono lobby, non ci sono grandi investimenti e non ci sono potentati con cui stringere accordi di potere“, afferma il comunicato del Comitato. Questo scenario crea una realtà in cui gli studenti ricevono un’offerta formativa inadeguata ai tempi attuali e dove lavoratori e famiglie, nonostante il loro impegno e dedizione, sono lasciati senza le risorse necessarie e senza formazione adeguata.

Un Appello per il Cambiamento

Il Comitato è deciso: “È giunto il momento di dire basta!! La Scuola ha bisogno di investimenti e non di tagli. È ora di mettere la Scuola al centro dell’Agenda Italia.” La richiesta è chiara: bisogna trasformare la scuola in un terreno fertile per le nuove generazioni, garantendo loro una formazione adeguata che possa assicurare benessere e sviluppo per il paese.

Invito allo Sciopero Generale

Tutte le organizzazioni sindacali sono invitate a indire uno sciopero generale del comparto scuola. L’obiettivo è chiedere mezzi, risorse finanziarie e personale stabilizzato per superare le difficoltà attuali. Il Comitato esorta a lasciarsi alle spalle i tempi dei tagli lineari, come quelli del binomio ministeriale Gelmini-Tremonti, definendoli una delle pagine più buie della storia recente del paese.

Il grido di allarme del Comitato Evoluzione ATA mette in luce una situazione critica che necessita di interventi urgenti. La scuola deve tornare a essere una priorità per il paese, con investimenti concreti e una visione a lungo termine che riconosca il valore dell’istruzione come pilastro fondamentale per il futuro dell’Italia.

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