Bergamo| Esclusione dei minori con disabilità dai centri estivi: violazione dei diritti

Bergamo| Esclusione dei minori con disabilità dai centri estivi: violazione dei diritti

A cura di Redazione
30 giugno 2025 09:00
Bergamo| Esclusione dei minori con disabilità dai centri estivi: violazione dei diritti -
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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione per quanto emerso dalla recente denuncia pubblica di un gruppo di madri della provincia di Bergamo, in merito alle gravi difficoltà che incontrano nell’accesso ai centri estivi per i propri figli con disabilità. Le testimonianze rese pubbliche, raccolte in video-denunce coraggiose, restituiscono il quadro di una condizione strutturale di esclusione che coinvolge numerosi minori sul territorio nazionale.

Secondo quanto riportato, la copertura educativa fornita da Comuni e Regione è inadeguata sotto il profilo quantitativo e qualitativo: ore assistenziali estremamente limitate, contributi economici irrisori, mancanza di educatori specializzati e scarsissima continuità con le figure professionali dell’anno scolastico. Tale situazione costringe molte famiglie a sostenere autonomamente spese ingenti o, in alternativa, a rinunciare al lavoro per garantire l’assistenza ai propri figli, con gravi ripercussioni sul piano economico, psicologico e sociale.

Riteniamo che quanto denunciato rappresenti una chiara violazione dei diritti delle persone con disabilità, sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD), ratificata dall’Italia con la Legge n. 18/2009, nonché dall’art. 3 della Costituzione italiana, che impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto l’eguaglianza tra i cittadini.

L’accesso a servizi ricreativi, educativi e sociali nel periodo estivo non può essere subordinato alla capacità economica delle famiglie, né dipendere dalla residenza anagrafica o dalla discrezionalità amministrativa locale. L’inclusione deve essere piena, stabile, garantita, e non soggetta a logiche emergenziali o residuali.

Alla luce di quanto sopra, il Coordinamento chiede con urgenza:

– L’istituzione di un fondo nazionale vincolato per garantire la presenza di educatori specializzati all’interno dei centri estivi per minori con disabilità su tutto il territorio nazionale.

– La revisione delle misure regionali di sostegno (quali la misura B1), affinché siano realmente proporzionate ai bisogni educativi e assistenziali specifici, e aggiornate ai costi effettivi dei servizi.

– Un sistema nazionale di accreditamento dei centri estivi che preveda standard minimi obbligatori in materia di accessibilità, personale formato, rapporto numerico educatore/minori.

– Il monitoraggio annuale dell’effettiva partecipazione dei minori con disabilità ai centri estivi, con pubblicazione dei dati in forma disaggregata a livello regionale e comunale, in ottica di trasparenza e accountability.

– Il coinvolgimento sistematico delle famiglie e delle associazioni nella progettazione e valutazione delle politiche estive inclusive.

Il Coordinamento ricorda che la disabilità non si sospende nei mesi estivi e che ogni bambino ha diritto a vivere spazi educativi e relazionali continuativi, qualificati e accessibili, in ogni periodo dell’anno.

Ribadiamo infine che l’inclusione non è una concessione, ma un principio inderogabile dello Stato democratico.

prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

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