Domani i sindacati di nuovo all’Aran per il rinnovo del contratto 2022-2024: diversi i nodi ancora da sciogliere
Domani i sindacati di nuovo all’Aran per il rinnovo del contratto 2022-2024: diversi i nodi ancora da sciogliere

All’Aran si continua a lavorare per dare un nuovo contratto al personale di Istruzione, Università e Ricerca relativo al triennio 2022-2024: domani, dalle ore 16, le organizzazioni sindacali rappresentative si incontreranno per la quinta volta con la parte pubblica per la prosecuzione della trattativa. L’incontro toccherà diversi temi, a partire da quello dell’incremento delle risorse, dopo che a fine maggio erano stati affrontati quelli su lavoro agile, formazione e contrattazione.
Anief ha intenzione di tornare a chiedere l’introduzione dei buoni pasto da assegnare anche al personale del settore Istruzione: “Siamo convinti – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che i buoni pasto giornalieri debbano essere assegnati anche a docenti e personale Ata della scuola: si tratta di un beneficio da 13 euro al giorno che andrebbe accordato anche alla luce della recente decisione di introdurre i buoni pasto per i dipendenti delle Funzioni Centrali in smart working”.
Tra le novità da introdurre nel Ccnl 2022-2024, Anief ritiene che i tempi siano maturi per ricondurre alla contrattazione alcune materie oggetto di confronto come i criteri di ripartizione delle risorse del fondo per le posizioni economiche di cui all’art. 79, a livello di istituzione scolastica, ma anche i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno, come pure quelli per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento e quelli per il conferimento degli incarichi al personale ATA. Anche sulla mobilità, Anief ritiene che debba essere inclusa nell’alveo della contrattazione, senza più intromissioni normative che continuano a penalizzare il diritto alla famiglia.
Per quanto riguarda la sezione Ricerca, Anief ribadisce che preliminarmente occorre quantificare le risorse ancora da distribuire (5% dell’incremento contrattuale 19/21). Come pure c’è la necessità di introdurre in contrattazione i criteri per le progressioni dì livello articolo 54 differenziandolo dalle progressioni economiche art 53. Infine, Anief ritiene importante esplicitare che tutto il personale degli EPR sia compreso tra i destinatari del lavoro a distanza e di inserire in contrattazione i criteri per le procedure di attuazione dell’articolo 15 del Contratto collettivo nazionale di lavoro.
IL DETTAGLIO DELLE RICHIESTE ANIEF
Secondo il giovane sindacato Anief, assegnare i buoni pasto al personale della Scuola rappresenterebbe un ‘ristoro’ importante: anche perché confrontando l’Italia con Francia, Germania e Spagna emerge che il nostro Paese registra stipendi più bassi a parità di costo della vita. Secondo gli economisti, nel 2023 il reddito netto medio di un single senza figli nell’Unione Europea è stato pari a 27.500 PPS, mentre in Italia si è fermato a 24.000 PPS, segnando un divario del 15% rispetto alla media europea. Di fatto, assistiamo in Italia ad un ampio scarto tra stipendi e spese quotidiane, che portano ad una condizione di scarso potere d’acquisto, perché i salari risultano meno competitivi rispetto ai prezzi di beni e servizi. Sotto accusa anche il livello di tassazione. Secondo il dossier, infatti, in Italia un aumento dello stipendio lordo può persino tradursi in una riduzione del reddito netto, evidenziando il peso del sistema fiscale sulla capacità di spesa dei dipendenti di Istruzione e Ricerca.
Tra le richieste che l’Anief continuerà a portare avanti all’Aran c’è sicuramente anche l’istituzione di un fondo per la formazione continua, destinato ad esempio alla costituzione del middle management, e di quello per la continuità del servizio scolastico e didattico, che potrebbe finanziare l’indennità di trasferta. Come crediamo sia giunto il momento di rimettere alla contrattazione integrativa parte del fondo Mof ai buoni pasto, come già avvenuto nel precedente Ccnl per la formazione, di utilizzare i risparmi derivanti dal dimensionamento scolastico per rafforzare le indennità dei Dsga. Oltre che di impiegare le economie generate dalle ex progressioni economiche per migliorare le retribuzioni del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Fondamentale, sempre per il giovane sindacato, è rintrodurre il primo gradone stipendiale, la cui cancellazione è stata anche dichiarata illegittima il 7 marzo scorso dalla Corte di Cassazione.