Proroga delle assunzioni da GPS sostegno fino al 2026: possibilità reale o solo un auspicio?

Tra esigenze di continuità didattica e vincoli normativi, il futuro delle immissioni in ruolo da GPS prima fascia resta incerto

A cura di Redazione Redazione
05 ottobre 2025 15:19
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I sindacati chiedono al Ministero di non fermare una misura che ha dato stabilità alle scuole

Le immissioni in ruolo da Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) di prima fascia sostegno hanno rappresentato, negli ultimi anni, una delle più significative innovazioni nel reclutamento dei docenti. Introdotte come misura “ponte” per ridurre il precariato cronico, hanno permesso a migliaia di insegnanti specializzati di ottenere una cattedra stabile attraverso un contratto a tempo determinato finalizzato all’immissione in ruolo. Oggi, però, la domanda che circola nel mondo della scuola è una: la procedura straordinaria sarà prorogata anche per il 2026?

Dalla norma originaria alle proroghe: una misura nata per l’emergenza

La procedura è stata istituita dal decreto-legge 73/2021 (art. 59, comma 4), che ha introdotto un canale straordinario di reclutamento da GPS prima fascia per i posti di sostegno. L’obiettivo era chiaro: coprire rapidamente migliaia di cattedre vacanti, garantendo al tempo stesso una formazione e una selezione attraverso il percorso annuale di prova.

Negli anni successivi, la misura è stata prorogata più volte. Prima dal DL 44/2023, poi dal DL 19/2024, convertito nella legge n. 56/2024, che ha esteso la possibilità di assunzione fino al 31 dicembre 2025. Il DM 111/2024 ha regolato le modalità operative per le assunzioni negli anni scolastici 2024/25 e 2025/26.

Dunque, allo stato attuale, la finestra normativa è già definita: la proroga scade a fine 2025. Oltre quella data, non vi è ancora un atto che ne preveda la prosecuzione.

L’appello dei docenti e dei sindacati

Nonostante il quadro normativo sembri chiuso, le pressioni per un’ulteriore estensione non mancano.
Secondo quanto riportato da Tecnica della Scuola e ScuolaInforma, numerosi docenti specializzati sul sostegno — molti dei quali in attesa di stabilizzazione — hanno lanciato un appello al ministro Giuseppe Valditara, chiedendo la proroga dell’art. 59 anche per l’anno scolastico 2026/27.

Le organizzazioni sindacali, in particolare la FLC CGIL e le sigle autonome del comparto, hanno più volte sottolineato come la misura abbia contribuito in modo concreto alla continuità didattica per gli alunni con disabilità, riducendo il ricorso a supplenze annuali spesso affidate a docenti non specializzati.

“Interrompere la procedura – sostengono i rappresentanti sindacali – significherebbe disperdere un’esperienza che ha dato risultati positivi e privare le scuole di una risorsa stabile e formata”.

Le ragioni del Ministero: verso il reclutamento ordinario

Dal canto suo, il Ministero dell’Istruzione e del Merito sembra orientato a riportare la selezione dei docenti nel binario ordinario dei concorsi pubblici. La strategia è in linea con gli impegni assunti dall’Italia in sede europea per il PNRR Istruzione, che punta a una riduzione strutturale del precariato attraverso procedure regolari e trasparenti.

Secondo Orizzonte Scuola, l’ipotesi di una nuova proroga “non è esclusa, ma nemmeno probabile senza un intervento legislativo esplicito”. La priorità del Ministero resta quella di potenziare i concorsi annuali, mantenendo la procedura GPS come misura transitoria.

L’ipotesi del “doppio canale”

Un possibile punto di equilibrio potrebbe essere rappresentato dal “doppio canale” di reclutamento, già evocato in ambienti parlamentari.
Come riporta MiurIstruzione.com, il meccanismo prevederebbe due vie parallele: una concorsuale ordinaria e una riservata agli abilitati o specializzati inseriti nelle GPS di prima fascia, che diventerebbe così una modalità strutturale e non più straordinaria.

L’idea piace ai sindacati e a buona parte del mondo scolastico, ma richiede una riforma organica, che difficilmente potrà essere approvata prima della prossima estate.

Quali scenari per il 2026?

Se non interverrà una proroga, dal 1° gennaio 2026 le assunzioni da GPS prima fascia sostegno non potranno più essere attuate. Le scuole dovranno quindi coprire i posti disponibili esclusivamente attraverso concorsi ordinari e straordinari e graduatorie ad esaurimento.

Tuttavia, secondo InfoScuola24, l’ipotesi di una proroga “tecnica” inserita in un prossimo decreto scuola non è da escludere, soprattutto se a fine 2025 dovessero ancora risultare molte cattedre scoperte nel sostegno.

Conclusione: una misura da salvare?

Ad oggi, non esiste alcuna proroga ufficiale al 2026 per le immissioni in ruolo da GPS prima fascia sostegno. Tuttavia, le pressioni sindacali e il fabbisogno reale di docenti specializzati rendono plausibile un dibattito politico nei prossimi mesi.

Il rischio, in caso contrario, è quello di tornare al passato, con un alto numero di supplenze annuali e una discontinuità educativa per gli alunni più fragili.
La proroga al 2026 non è ancora legge, ma per molti rappresenta una necessità concreta, più che una semplice speranza.

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