Risarcimento Precariato Docenti: Diritto all'Indennizzo Anche Dopo il Concorso

A cura degli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola

14 novembre 2025 22:30
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Analisi delle motivazioni contenute in una recentissima sentenza Milanese…

A cura degli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola

Una linea difensiva frequentemente adottata dall’Amministrazione mira a negare il diritto al risarcimento del danno subito dai docenti precari con oltre 36 mesi di servizio, assumendo che la stabilizzazione ottenuta tramite concorso sia un rimedio sufficiente a sanare l’abuso pregresso.

Nel presente approfondimento esaminiamo il passaggio centrale di una recentissima sentenza del Tribunale di Milano, ottenuta dallo Studio Legale Esposito Santonicola, che non si limita a rigettare tale prospettazione, ma la confuta alla radice.

L’attenzione si concentra sulla decisione emessa dal Tribunale di Milano, Sezione Lavoro, nella persona della dott.ssa Maria Beatrice Gigli, la quale affronta e neutralizza la strategia difensiva del Ministero, valorizzando – in perfetta sintonia con le argomentazioni dell’Avv. Aldo Esposito rese in sede di discussione – il principio di diritto cristallizzato dalla Corte di Cassazione.

Analizziamo il seguente passaggio: “…è infatti sufficiente richiamare Cassazione lav. n. 14815/21, secondo cui ‘Nel lavoro pubblico privatizzato, nelle ipotesi di abusiva successione di contratti a termine, l’avvenuta immissione in ruolo del lavoratore già impiegato a tempo determinato ha efficacia riparatoria dell’illecito nelle sole ipotesi di stretta correlazione tra l’abuso commesso dalla amministrazione e la stabilizzazione ottenuta dal dipendente. Detta stretta correlazione presuppone, sotto il profilo soggettivo, che la stabilizzazione avvenga nei ruoli dell’ente pubblico che ha posto in essere la condotta abusiva e, sotto il profilo oggettivo, che essa sia l’effetto diretto ed immediato dell’abuso. Tale ultima condizione non ricorre quando l’assunzione a tempo indeterminato avvenga all’esito di una procedura concorsuale, ancorché interamente riservata ai dipendenti già assunti a termine’”.

L'Analisi degli Avvocati Esposito Santonicola: Cosa Significa Realmente Questo Passaggio?

Che il diritto al risarcimento per l'abuso di precariato e il diritto alla stabilizzazione tramite concorso sono due percorsi giuridici e non si annullano a vicenda…

Gentili docenti,

Il concetto chiave è la "stretta correlazione": la stabilizzazione può "sanare" l'abuso solo se è una conseguenza diretta di quell'abuso. Il superamento di un concorso non lo è.

Le ragioni sono sia logiche che giuridiche, come riassunto nella seguente tabella.

Elemento di Analisi Spiegazione Giuridica tratta dalla Sentenza

La Natura del Concorso Un concorso, anche se riservato, si basa su una valutazione di merito. La vittoria rappresenta una conquista del candidato, non una concessione riparatoria dell'Amministrazione.

L'Assenza di Nesso Causale Non c'è un legame di causa-effetto ('effetto diretto ed immediato') tra l'essere stato un precario abusato e il superamento di una prova selettiva. Sono due eventi indipendenti.

L'Autonomia dei Diritti Il diritto ad essere risarcito sorge dall'abuso subito in passato. Il diritto all'immissione in ruolo sorge dal superamento di una procedura di selezione pubblica. Sono due diritti con origini e finalità diverse.

In sostanza, lo Stato non può sottrarsi al suo obbligo risarcitorio semplicemente offrendo una possibilità di stabilizzazione che sarebbe comunque basata sul merito.

Questo passaggio della sentenza diventa, per gli scriventi legali, una visione strategica consolidata. L'azione giudiziaria deve essere costruita per:

1. Focalizzare l'attenzione sull'abuso originario: Dimostrato attraverso la reiterazione dei contratti a termine, a prescindere da ciò che è accaduto dopo.

2. Invocare i principi ermeneutici della Cassazione: richiamando questo passaggio della sentenza per dimostrare che la giurisprudenza di legittimità ha già risolto la questione, rendendo la difesa del Ministero infondata in diritto.

Domande Frequenti (FAQ Informative)

-Ho lavorato come precario per più di 36 mesi e poi ho vinto il concorso. Posso comunque vantare il diritto al risarcimento? Assolutamente sì. La vittoria del concorso è un merito personale e non cancella l'abuso subito in precedenza. Il diritto all'indennizzo rimane pienamente valido, come confermato dalla Corte di Cassazione.

-A quanto può ammontare l'indennizzo per l'abuso di contratti a termine? L'indennità risarcitoria per i docenti precari varia da un minimo di 4 a un massimo di 24 mensilità dell'ultima retribuzione, a seconda della durata e della gravità dell'abuso contrattuale.

Per una valutazione personalizzata o per impostare una strategia difensiva incentrata su queste basi giurisprudenziali, restiamo a disposizione. Contattate i legali Aldo Esposito e Ciro Santonicola, per un consulto mirato, tramite WhatsApp, al numero 3661828489.

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