Ancodis: nel prossimo CCNL si formalizzi la “squadra dell’autonomia” con l’introduzione dell’area delle figure di sistema
Il Middle Management nel nuovo contratto

Le figure di sistema nella scuola autonoma - i collaboratori del ds e i responsabili di plesso individuati ai sensi del comma 5 art. 25 del D. Lgs 165/2001, le funzioni strumentali individuate ai sensi dell’art.33 del CCNL scuola 2006/2009, i coordinatori didattici e di dipartimento, gli animatori digitali, i docenti tutor per i neoimmessi, i tutor per l’orientamento e i docenti orientatori ai sensi del Decreto MIM 63 del 5/4/2023, i referenti di sistema (Inclusione, PON, ERASMUS, PCTO, Privacy, Intercultura, Bullismo e cyberbullismo, INVALSI, Istruzione parentale, Istruzione ospedaliera, Istruzione carceraria, mobility manager) - sono in attesa di avere riconosciuta un’area contrattuale nel prossimo CCNL 2022-2024.
Dal report del questionario di fine anno scolastico redatto da Ancodis e che è stato pubblicato la scorsa settimana dai più importanti media scolastici, emerge chiaramente chi sono, di cosa si occupano, in quali tempi, quali azioni formative hanno conseguito, quali incarichi hanno espletato nelle scuole autonome divenute sempre più complesse.
Si tratta della componente della governance scolastica di gran lunga più numerosa che svolge – in sinergia con il dirigente scolastico, in sintonia con gli organi collegiali e in collaborazione con il personale non docente - un imponente lavoro organizzativo, progettuale, di monitoraggio e di verifica per la loro comunità scolastica.
Ci chiediamo: l’attuale modello di governance scolastica (informale!) può ancora reggere la complessità della scuola autonoma senza una moderna e formale struttura intermedia che progetta, guida, sostiene, monitora l’azione organizzativa, didattica e formativa in una istituzione scolastica a tutti i livelli e per tutti i suoi protagonisti?
O, piuttosto, se non sia giunto il momento di formalizzare, nel rispetto degli attuali ruoli giuridici e delle vigenti posizioni contrattuali, un’area dedicata per far si che nella scuola autonoma ciascun protagonista – anche la figura di sistema! - possa essere, come ha detto Pietro Calamandrei, “degno di avere la sua parte di sole e di dignità”.
Non è più possibile sottrarre tutte le figure di sistema dal quadro contrattuale nazionale: occorre, infatti, definirne le funzioni, compresa quella del docente collaboratore vicario, le attività e l’orario di servizio, la formazione specifica, i processi di valutazione, i vincoli di permanenza nella sede di servizio, le nuove e più congrue forme di trattamento economico.
A tal fine, ai sensi del comma 16 art. 21 della Legge 59/1997, l’Ancodis propone per la funzione docente l’articolazione contrattuale in tre aree:
l’area dei docenti (attualmente definita);
l’area dei docenti all’estero (da reintrodurre);
l’area delle figure di sistema (da istituire).
In particolare, per l’accesso alla nuova area delle Figure di sistema propone:
a) la formazione obbligatoria in servizio coerente all’incarico assunto;
b) la permanenza nella scuola per almeno sei anni;
c) la valutazione alla fine di un triennio;
d) il riconoscimento giuridico del Collaboratore vicario in tutte le scuole con esonero dall'insegnamento;
e) oltre al vigente PTOF elaborato dal Collegio, il Piano Triennale per la Gestione e l’Organizzazione redatto dal Ds nel quale prevede le figure di sistema che ritiene necessarie per la squadra dell'autonomia cui consegue il Fondo per il Piano Triennale per la Gestione e l’Organizzazione con il quale retribuire le figure di sistema.
La proposta di Ancodis, inoltre, prevede 5 unità operative, cui devono corrispondere differenti livelli di competenze professionali, diritti e doveri contrattuali, esperienza professionale conseguita e formazione specifica, permanenza con specifica responsabilità:
1) unità operativa del funzionamento organizzativo, gestionale e della sicurezza
Le figure di sistema (primo/secondo collaboratore e responsabili di plesso) e le attività per il funzionamento organizzativo sono quelle di cui all’articolo 25, comma 5, del d.lgs. n.165 del 2001
2) unità operativa del funzionamento didattico, della formazione e della valutazione
3) unità operativa dell’orientamento
4) unità operativa dell’inclusione
5) unità operativa dell’innovazione tecnologica e digitale
Le figure di sistema e le attività sono quelle di cui all’articolo 1, comma 83, della legge n. 107 del 2015
Infine, a seguito della positiva valutazione del lavoro in una delle unità operative al termine di un triennio consegue:
a) una certificazione formalmente riconosciuta nel curriculum professionale del docente (carriera)
b) un adeguato punteggio per la graduatoria interna di istituto
c) una riduzione del 25% del tempo di permanenza nella fascia stipendiale (avanzamento più rapido della posizione stipendiale)
d) l’accesso diretto al concorso per la carriera dirigenziale.
In un tempo di riforme più o meno utili nella scuola italiana, non è possibile dimenticarsi di queste risorse professionali che piena esistenza giuridica nel sistema scolastico italiano ma non meritano quella contrattuale.
ANCODIS non lo dimentica - anzi lo ricorda con perenne determinazione! - e propone che il prossimo CCNL sia contrassegnato da questa importante innovazione che riconosca pari dignità alle forme di lavoro espletate sia nell’insegnamento che nel funzionamento organizzativo e didattico, che cancelli l’indifferenza nei confronti di decine di migliaia di docenti considerati oggi “abitanti sospesi della terra di mezzo” (cit. Venuti, Dirigere la scuola) che testimoniano – nei diversi ruoli e spesso con lunga esperienza - la complessità della scuola autonoma che, come riconosce autorevolmente il prof. Paletta (2020), ”senza il loro generoso impegno l’attuale modello organizzativo formale non potrebbe funzionare”.
La scuola dei prossimi decenni non può restare con il modello contrattuale fondato esclusivamente sull’anzianità di servizio pensato nel passato ma che non può essere considerato più adatto nel presente e meno che mai sostenibile nel futuro.
Prevedere una nuova articolazione contrattuale aperta e dinamica, offrire la possibilità di una vera carriera che integri l’attività di insegnamento con il servizio nella funzione di figura di sistema sono obiettivi che contribuiscono a completare il percorso dell’autonomia scolastica così come disegnata all’art. 5 del d.P.R. 275/1999, a rendere più attrattiva la funzione docente, a dare forma all’anello di congiunzione tra corpo docente e dirigente scolastico, a valorizzare risorse professionali caratterizzate da pluriennale esperienza, specifiche competenze e formali percorsi di formazione.