Anief Contesta l'Indennità: Mille Euro per Docenti Fuori Sede, Ma Non Per Tutti

Il mondo della scuola è nuovamente al centro di una controversia a causa dell’annuncio del Governo riguardante l’indennità di continuità didattica destinata ai docenti fuori sede. L’Associazione Nazio...

16 dicembre 2023 21:56
Anief Contesta l'Indennità: Mille Euro per Docenti Fuori Sede, Ma Non Per Tutti -
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Il mondo della scuola è nuovamente al centro di una controversia a causa dell’annuncio del Governo riguardante l’indennità di continuità didattica destinata ai docenti fuori sede. L’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori (Anief), tramite il suo presidente Marcello Pacifico, ha respinto fermamente questa iniziativa, sottolineando le sue limitazioni e sostenendo che non risponde alle esigenze più ampie dei lavoratori della scuola.

 

Il decreto attuativo, secondo Anief, prevede che il 70% del personale riceva un incentivo a non trasferirsi, con l’obiettivo dichiarato di garantire una continuità didattica, anche se il sindacato lo definisce come un incentivo a garantire una “falsa” continuità. Il restante 30%, afferma Anief, dovrebbe essere destinato a 6.000 colleghi docenti non residenti di scuole a rischio.

Marcello Pacifico ha dichiarato che l’obiettivo dichiarato dal governo sulla continuità didattica è fuorviante. Anief sostiene che il problema non risiede nelle richieste di trasferimento del personale, ma nelle dinamiche complesse create dagli accorpamenti di classi e istituti. La scuola, secondo Anief, è caratterizzata da cicli di studio diversi per ogni ordine e grado, e il frequente ricorso alle supplenze e l’alto tasso di precarietà contribuiscono a questo “balletto” degli insegnanti.

Il sindacato propone un approccio diverso, suggerendo che il governo dovrebbe considerare indennità specifiche per tutti i lavoratori della scuola che operano fuori sede, simili a quelle riconosciute ad altre categorie lavorative, come i metalmeccanici. Anief sottolinea la necessità di risorse specifiche per affrontare la questione in contrattazione e affrontare le esigenze reali del personale scolastico, specialmente coloro che operano in contesti disagiati o lontano dalla propria sede di residenza. La controversia evidenzia una disparità di vedute tra il governo e il sindacato su come affrontare le sfide e le esigenze del personale della scuola.

 

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