Aran, i sindacati riuniti per il rinnovo del contratto 2022-2024. Pacifico (Anief): “tante le urgenze”

Aran, i sindacati riuniti per il rinnovo del contratto 2022-2024. Pacifico (Anief): “tante le urgenze”

A cura di Redazione
26 giugno 2025 19:40
Aran, i sindacati riuniti per il rinnovo del contratto 2022-2024. Pacifico (Anief): “tante le urgenze” -
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È appena terminato l’incontro all’Aran. Nel corso dell’incontro il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha affermato che sono tante le urgenze su cui concentrarsi.

“Le risorse per il dimensionamento pare siano da dividere tra Dsga e Ds. Sono stati presentati degli emendamenti, il ministro ha dato ok, ma bisogna parlarne in contrattazione. Abbiamo la volontà comune di capire la volontà politica del legislatore: come gestire le risorse del dimensionamento, certificati da quest’anno. Sappiamo che ci sono dei risparmi dall’ordinamento professionale decisi per contratto, sono alla disponibilità del tavolo 114 milioni? Sono nelle nostre disponibilità, anche con dei vincolo?  Ci piacerebbe capire se è possibile utilizzarli”, ha affermato Pacifico.


“Questi discorsi provengono dal fatto che queste risorse ci servono, servono al nuovo contratto e sono utili.
Bisogna capire se, inoltre, ci sono i  104 milioni di euro per valorizzazione del sistema scolastico: potrebbe essere importante capire. Passiamo all’argomento Buoni pasto: possiamo metterlo nel capitolo, scrivere che nella contrattazione integrativa di istituto è possibile inserirlo? Tutti si aspettano ciò, soprattutto visto che sono previsti nel contratto per l’università; per la scuola uno strumento lo dobbiamo trovare. Anche nella definizione del nuovo contratto, dobbiamo prevedere novità rilevanti, da poter fare un vero contratto nuovo, con riforme reali”, ha terminato il leader Anief.

IL DETTAGLIO DELLE RICHIESTE ANIEF

Secondo il giovane sindacato Anief, assegnare i buoni pasto al personale della Scuola rappresenterebbe un ‘ristoro’ importante: anche perché confrontando l’Italia con Francia, Germania e Spagna emerge che il nostro Paese registra stipendi più bassi a parità di costo della vita. Secondo gli economisti, nel 2023 il reddito netto medio di un single senza figli nell’Unione Europea è stato pari a 27.500 PPS, mentre in Italia si è fermato a 24.000 PPS, segnando un divario del 15% rispetto alla media europea. Di fatto, assistiamo in Italia ad un ampio scarto tra stipendi e spese quotidiane, che portano ad una condizione di scarso potere d’acquisto, perché i salari risultano meno competitivi rispetto ai prezzi di beni e servizi. Sotto accusa anche il livello di tassazione. Secondo il dossier, infatti, in Italia un aumento dello stipendio lordo può persino tradursi in una riduzione del reddito netto, evidenziando il peso del sistema fiscale sulla capacità di spesa dei dipendenti di Istruzione e Ricerca.

Tra le richieste che l’Anief continuerà a portare avanti all’Aran c’è sicuramente anche l’istituzione di un fondo per la formazione continua, destinato ad esempio alla costituzione del middle management, e di quello per la continuità del servizio scolastico e didattico, che potrebbe finanziare l’indennità di trasferta. Come crediamo sia giunto il momento di rimettere alla contrattazione integrativa parte del fondo Mof ai buoni pasto, come già avvenuto nel precedente Ccnl per la formazione, di utilizzare i risparmi derivanti dal dimensionamento scolastico per rafforzare le indennità dei Dsga. Oltre che di impiegare le economie generate dalle ex progressioni economiche per migliorare le retribuzioni del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Fondamentale, sempre per il giovane sindacato, è rintrodurre il primo gradone stipendiale, la cui cancellazione è stata anche dichiarata illegittima il 7 marzo scorso dalla Corte di Cassazione.

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