Una finestra su Napoli: la magia della musica in una scuola di Roma

Il 15 dicembre 2025, all’Istituto Comprensivo “Giuseppe Bagnera” di Roma, diretto dalla Prof.ssa Agata Petruccelli, la scuola si è trasformata in un luogo di magia e poesia

26 dicembre 2025 12:05
Una finestra su Napoli: la magia della musica in una scuola di Roma -
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Il 15 dicembre 2025, all’Istituto Comprensivo “Giuseppe Bagnera” di Roma, diretto dalla Prof.ssa Agata Petruccelli, la scuola si è trasformata in un luogo di magia e poesia. Nella classe quarta della scuola primaria del plesso R. Gattuso, la musica ha aperto una finestra sull’anima, portando bambini e pubblico in un viaggio unico nella tradizione napoletana.
A guidare questo percorso è stata l’insegnante Agnese Langone, referente di plesso, campana di origine, che a Napoli ha studiato e conosciuto la sua magia. La città partenopea, con i suoi vicoli, le sue melodie e i suoi poeti, è diventata così per i bambini un mondo da scoprire, fatto di memoria, emozione e bellezza.
Attraverso il progetto, i piccoli hanno imparato che Napoli non è solo pizza e babà, ma è canzone, poesia e identità. La città rivive nei grandi autori e interpreti come Mario Merola, Sal Da Vinci, Capurro e Salvatore Di Giacomo, la cui arte attraversa il tempo senza perdere la forza di emozionare.
Sul palco, le voci dei bambini hanno preso vita in tre celebri brani: “’O sole mio”, “Torna a Surriento” e “Palummella ’e notte”. Ogni nota era un passo in questo viaggio, ogni parola un piccolo filo che legava i presenti alla tradizione napoletana. Tra una canzone e l’altra, le parole di “Voce ’e notte” hanno aggiunto un tocco di intensità, ricordando anche Pier Paolo Pasolini e il valore universale della poesia popolare.
Anni fa, la maestra Langone si è laureata a Napoli con una tesi sulla storia della musica napoletana. Oggi quella passione è diventata dono, affidata alle mani e alle voci dei bambini, dimostrando che la cultura, quando è amata, sa trasmettere emozione e meraviglia.
La Prof.ssa Agata Petruccelli, dirigente dell’istituto, ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa, capaci di coniugare educazione, arte e tradizione, offrendo agli studenti esperienze che restano nel cuore oltre che nella mente.
Alla fine dello spettacolo non sono rimasti solo applausi: un silenzio pieno di stupore e emozione ha avvolto la sala. Perché in quella giornata di dicembre, Napoli ha cantato a Roma, e la scuola si è rivelata ancora una volta luogo di bellezza, memoria e futuro.
“Ogni nota che hanno cantato i bambini era come far rivivere la magia di Napoli nel loro cuore,” ha detto l’insegnante Langone, “e vedere i loro occhi illuminarsi è stata la più grande lezione di bellezza e memoria che potessi desiderare.”

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