Bocciata la studentessa riammessa all'esame con sentenza del TAR

Cinque insufficienze gravi registrate alla fine dell’anno scolastico e bocciata per questo dal consiglio di classe, era riuscita ad essere ammessa con riserva all’esame di maturità grazie a una sentenza del Tar di Trento.

Purtroppo per lei, però, l’ esame non è finito bene. Ha sostenuto l’ orale ieri, 10 luglio, la studentessa del liceo Leonardo Da Vinci di Trento, ma è stata bocciata.

La commissione ci ha messo quasi sei ore di discussione per decidere, ma alla fine il verdetto è stato bocciatura, nonostante la ragazza si fosse presentata con avvocati e genitori in corridoio. Ad assistere all’esame era presenta anche un gruppo di insegnanti decisi a presidiare «per far sentire ai docenti della commissione il nostro appoggio, su di loro c’è una certa pressione». A quanto pare non c’ era nessuno dei compagni di scuola della ragazza, che avevano concluso gli esami orali la scorsa settimana.

Le insufficienze in fisica, scienze, diritto, matematica e italiano avevano decretato il verdetto del consiglio di classe: bocciata. Ma lei aveva deciso di presentare ricorso argomentando sul fatto che l’istituto Da Vinci non aveva mai provveduto a organizzare corsi di recupero per le materie in cui la giovane è risultata insufficiente.

Ieri la bocciatura all’ esame, ora si attende il verdetto del TAR atteso per il 27 luglio (che a questo punto potrebbe ritenere superata la questione) e si attende di sapere se la ragazza presenterà ricorso anche contro la bocciatura di ieri agli esami.