Campania: nuovo ricorso al TAR contro il dimensionamento. «No ai tagli nella scuola»

La Regione Campania torna a presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), contestando il piano di dimensionamento scolastico. Al cent...

A cura di Redazione Redazione
26 novembre 2024 06:43
Campania: nuovo ricorso al TAR contro il dimensionamento. «No ai tagli nella scuola» -
Condividi

La Regione Campania torna a presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), contestando il piano di dimensionamento scolastico. Al centro del nuovo atto, la richiesta di revisione del contingente dei dirigenti scolastici (DS) e dei direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA). Palazzo Santa Lucia chiede un incremento di almeno 25 unità per consentire la realizzazione del Piano di dimensionamento scolastico 2025/26, che deve essere approvato entro il 31 dicembre 2024. La Regione denuncia un errore di calcolo da parte del MIM, che avrebbe sottostimato il numero di studenti iscritti, compromettendo l’assegnazione delle risorse e l’organizzazione del sistema scolastico regionale.

La questione degli studenti sottostimati

Il conflitto ha radici in una sottostima della popolazione scolastica campana da parte del MIM, che ha determinato una riduzione del numero di autonomie scolastiche, fissate a 628 istituti. Secondo la Regione, il decreto ministeriale n. 127/2023, che regola la distribuzione dei dirigenti scolastici e dei DSGA per il triennio 2024-2027, è basato su dati errati.

Il Focus “Principali dati della scuola – Avvio Anno Scolastico 2024/2025”, pubblicato dal MIM a settembre 2024, indica che in Campania sono iscritti 787.901 studenti, ovvero 24.508 in più rispetto ai 763.393 dichiarati nelle stime ufficiali del maggio 2023. Questo scostamento ha causato un calcolo errato delle autonomie scolastiche e delle risorse distribuite.

La sottostima non riguarda solo la Campania, ma tutte le regioni italiane. A livello nazionale, la differenza tra i dati stimati e quelli reali ammonta a 163.925 studenti. Tuttavia, la Campania, una delle regioni più colpite, ha già subito accorpamenti scolastici significativi.

La richiesta della Regione Campania

La Regione ha chiesto al MIM di correggere immediatamente i dati e ricalcolare il contingente organico. Una prima istanza, presentata il 7 ottobre 2024, è rimasta senza risposta, portando alla decisione di ricorrere al TAR. Nel documento, la Regione chiede una revisione del contingente organico e l’incremento proporzionale delle autonomie scolastiche in base al numero reale di studenti. Questo adeguamento permetterebbe di garantire una migliore organizzazione del sistema scolastico e una più equa distribuzione delle risorse.

Implicazioni economiche e strategiche

Oltre all’organico scolastico, la sottostima degli studenti ha avuto ripercussioni sulla distribuzione delle risorse da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). La base demografica errata indicata nel decreto del MIM ha influito sui coefficienti utilizzati per calcolare i fondi assegnati alle regioni. Per la Campania, correggere questo errore è fondamentale non solo per il sistema scolastico, ma anche per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Verso una decisione urgente

Il TAR sarà chiamato a decidere con urgenza su questa controversia, considerando le implicazioni per il sistema scolastico e la necessità di approvare il Piano di dimensionamento scolastico entro la fine dell’anno. La Regione Campania auspica una revisione rapida dei dati e delle risorse, per evitare ulteriori accorpamenti scolastici e garantire la funzionalità delle istituzioni educative. La sentenza del TAR avrà un impatto significativo non solo per la Campania, ma per tutto il territorio nazionale, dove analoghe discrepanze nei dati potrebbero sollevare ulteriori contestazioni.

Segui Voce della Scuola