Niente card del docente ai supplenti, una evidente "lacuna" del legislatore: anche a Treviso il giudice dà ragione ad Anief e fa avere 3.000 euro al prof precario che ha presentato ricorso
Dopo la sentenza di Rovigo, anche il Tribunale di Treviso dà il via libera alla card del docente da estendere ai supplenti: il giudice del lavoro operante nel Veneto ha fatto avere a un insegnante i 3...

Dopo la sentenza di Rovigo, anche il Tribunale di Treviso dà il via libera alla card del docente da estendere ai supplenti: il giudice del lavoro operante nel Veneto ha fatto avere a un insegnante i 3.000 euro che l’amministrazione gli aveva negato per le supplenze svolte tra gli anni scolastici 2017/18 e 2022/23. Quindi, sempre il Tribunale di Treviso ha ricordato, nella sentenza che “gli artt. 63 e 64 del C.C.N.L. del 29 novembre 2007 pongono a carico dell’Amministrazione l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo determinato e indeterminato strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio”.
Lo stesso giudice ha poi riportato l’esemplare
IL COMMENTO DEL SINDACATO
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “c’è oramai troppa giurisprudenza a favore dei precari sulla Carta del docente: Consiglio di Stato (
CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DI TREVISO
“Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Treviso, disattesa ogni altra domanda, eccezione e difesa,
definitivamente pronunciando, così provvede:
– Accerta e dichiara il diritto di parte ricorrente ad usufruire del beneficio economico di Euro
500 annui per gli a.s. tra 2017/18 e 2022/23 tramite la Carta elettronica per l’aggiornamento
e la formazione del personale docente e, per l’effetto, condanna il Ministero convenuto a
mettere a disposizione della parte ricorrente l’importo complessivo di Euro 3.000 tramite il
sistema della Carta elettronica;
– Compensa per metà le spese di lite e condanna parte resistente al pagamento della metà
residua in favore della ricorrente che si liquida in complessivi Euro 550,00 oltre rimborso
spese forfettarie nella misura del 15%, IVA e c.p.a. come per legge da distrarsi in favore dei
difensori di parte ricorrente dichiaratisi anticipatari.
Treviso, 19.10.2023″.