Caso IIS Rosselli di Aprilia, DIRIGENTISCUOLA interviene con fermezza
Il Presidente Nazionale Fratta: “Gravi e inopportune le azioni e dichiarazioni della nuova dirigente, che delegittimano e danneggiano l’immagine di una collega seria e competente”


In merito alle recenti dichiarazioni pubbliche rilasciate dalla Gilda degli Insegnanti e alla condotta della nuova dirigente scolastica dell’IIS Rosselli di Aprilia, DIRIGENTISCUOLA ritiene doveroso intervenire con fermezza.
Suscita profonda preoccupazione la scelta della nuova dirigente scolastica, insediatasi da poche settimane all’IIS Rosselli di Aprilia, di archiviare procedimenti disciplinari già avviati dalla dirigente precedente. “Tale decisione, assunta in tempi sorprendentemente rapidi, evidenzia una preoccupante compiacenza nei confronti del sindacato Gilda degli Insegnanti. Riteniamo grave e inopportuno che la nuova dirigente si sia spinta a rilasciare pubbliche dichiarazioni che, in modo diretto o indiretto, delegittimano l’operato della collega che l’ha preceduta, contribuendo a consolidare e perpetuare anni di vessazioni subite da parte dell’amministrazione e alimentate da ripetute pressioni sindacali. La gestione precedente, come già evidenziato in nostre precedenti prese di posizione, ha operato in piena legittimità, nel rispetto dei doveri d’ufficio, anche in tema disciplinare, dove, lo ricordiamo, l’azione non è facoltativa ma obbligatoria secondo il D.Lgs. 150/09” dichiara il Presidente Nazionale DIRIGENTISCUOLA Attilio Fratta.
DIRIGENTISCUOLA chiederà formalmente, questa volta, una visita ispettiva ministeriale, al fine di verificare la piena legittimità delle decisioni assunte dalla nuova dirigenza, inclusa l’archiviazione di provvedimenti disciplinari e la gestione dei contratti integrativi, che appaiono motivate più da un intento di accondiscendenza verso un’organizzazione sindacale che da riscontri oggettivi di legittimità. Non tollereremo che l’autonomia dirigenziale venga compressa o svilita per meri calcoli di consenso interno.
Esprimiamo piena solidarietà alla collega già fatta oggetto di vessazioni pluriennali da parte dell’USR Lazio, contro cui ci riserviamo di valutare, insieme alla collega stessa, la possibilità di costituirci in giudizio per difendere la sua onorabilità e la correttezza del suo operato.
Invitiamo infine la nuova dirigente scolastica a un maggiore senso di responsabilità istituzionale e a un rigoroso rispetto della deontologia professionale, evitando dichiarazioni pubbliche che, lungi dal contribuire a un clima di pacificazione, danneggiano un’intera categoria ed evidenziano un comportamento che risulta non solo discutibile sul piano istituzionale, ma anche eticamente censurabile, in quanto orientato a distinguersi attraverso la delegittimazione del passato, piuttosto che riconoscere con equilibrio il lavoro e le difficili scelte operate da chi l'ha preceduta.