Caso IIS Rosselli di Aprilia: scontro tra DIRIGENTISCUOLA e Gilda degli Insegnanti

Il caso Rosselli di Aprilia accende lo scontro tra DIRIGENTISCUOLA e Gilda: autonomia dirigenziale contro pressioni sindacali.

A cura di Redazione Redazione
01 ottobre 2025 19:14
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La vicenda che sta interessando l’Istituto di Istruzione Superiore Rosselli di Aprilia non si limita più a un passaggio interno di consegne tra dirigenti scolastici, ma si è rapidamente trasformata in un acceso conflitto sindacale che vede contrapposti DIRIGENTISCUOLA e la Gilda degli Insegnanti.

Al centro della controversia vi sono le scelte della nuova dirigente scolastica, insediatasi da poche settimane, che ha deciso di archiviare alcuni procedimenti disciplinari avviati dalla collega che l’ha preceduta. A questa decisione si sono aggiunte dichiarazioni pubbliche che, secondo DIRIGENTISCUOLA, avrebbero finito per delegittimare l’operato della precedente gestione.

La posizione di DIRIGENTISCUOLA

Con un comunicato ufficiale, il presidente nazionale Attilio Fratta ha parlato di azioni “gravi e inopportune”, sottolineando come i provvedimenti disciplinari non rappresentino una scelta discrezionale, bensì un dovere sancito dal D.Lgs. 150/2009. Fratta ha evidenziato inoltre come la rapidità con cui è stata decisa l’archiviazione dei procedimenti sembri denotare una “compiacenza” nei confronti della Gilda degli Insegnanti.

L’associazione dei dirigenti ha annunciato la richiesta di una visita ispettiva ministeriale, volta a verificare la legittimità delle decisioni della nuova dirigenza, con particolare riferimento sia alla materia disciplinare che alla gestione dei contratti integrativi. Parallelamente, è stata espressa piena solidarietà alla dirigente uscente, che secondo DIRIGENTISCUOLA sarebbe stata oggetto di anni di pressioni e contestazioni.

La reazione della Gilda

Dall’altro lato, la Gilda degli Insegnanti aveva già espresso soddisfazione per le scelte della nuova dirigente, giudicandole un segnale di discontinuità rispetto al passato. Le prese di posizione del sindacato hanno così alimentato il contrasto con DIRIGENTISCUOLA, che accusa la Gilda di esercitare indebite pressioni sull’amministrazione scolastica e di voler condizionare le scelte dirigenziali.

Il confronto si è quindi spostato dal piano locale a quello nazionale, assumendo i contorni di un conflitto aperto tra due diverse visioni: da un lato, quella della rappresentanza dei docenti che rivendica il diritto a contestare procedure considerate eccessivamente punitive; dall’altro, quella dei dirigenti che difendono la necessità di rispettare i vincoli normativi e di tutelare l’autonomia dirigenziale.

Una vicenda che investe il ruolo dei dirigenti

La vicenda dell’IIS Rosselli di Aprilia mette in evidenza il nodo irrisolto dei rapporti tra dirigenza scolastica e rappresentanze sindacali. DIRIGENTISCUOLA denuncia il rischio che l’autonomia del dirigente venga compressa per meri calcoli di consenso, mentre la Gilda insiste sulla necessità di tutelare i lavoratori contro decisioni ritenute vessatorie.

Al di là dei singoli episodi, il caso sembra destinato ad aprire un dibattito più ampio: qual è il confine tra l’autonomia decisionale dei dirigenti scolastici e l’azione di controllo e tutela dei sindacati? Un equilibrio difficile, che in questo frangente si è tradotto in una contrapposizione netta e senza mediazioni.

Prospettive future

La richiesta di un’ispezione ministeriale rappresenta il prossimo passo concreto di DIRIGENTISCUOLA. Se accolta, potrà chiarire se le decisioni della nuova dirigente rientrino pienamente nella legittimità amministrativa. Resta però evidente che la frattura con la Gilda degli Insegnanti non è destinata a ricomporsi in tempi brevi.

Il caso del Rosselli non è dunque solo un fatto locale, ma un segnale di un conflitto più ampio che tocca l’intero sistema scolastico: quello tra chi guida le scuole e chi, dall’interno, ne rappresenta la componente docente.

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