Concorso scuola PNRR3
Comunicato di Scuola Lavoro e Libertà per esprimere il nostro parere sul conconso scuola PNRR3


Sembrerebbe una grottesca rappresentazione del Teatro dell’Assurdo, invece si tratta di un'altra pagina, ahimè tristemente reale, dell’attuale Governo e del MIM, di cui non vogliamo esplicitare l’acronimo perché andremmo in netta contraddizione con la realtà tangibile, soprattutto in relazione al significato della parola “merito”, ma non solo.
Si vive, infatti, l’illusione di essere rientrati per l’ennesima volta in un incubo ricorrente e si prova quella sensazione di speranza di potersi risvegliare da un momento all’altro, in una realtà fatta di giustizia e di sana razionalità. Invece ci si trova ancora una volta davanti alla concretezza di scelte istituzionali apparentemente irrazionali ma che rivelano un disegno preciso, partito da lontano e assolutamente distante dagli interessi della comunità scolastica e della società in generale.
Parliamo dell’annunciato prossimo concorso docenti PNRR3, il terzo di una serie di concorsi fallimentari (stendendo un velo pietoso su tutti i precedenti) che tutto hanno fatto tranne risolvere i problemi della Scuola.
Non sono bastati innumerevoli errori nei quesiti, dubbi sulla limpidezza delle procedure di svolgimento, la riconvocazione dei candidati distanti centinaia di chilometri per rispondere a una sola domanda, punteggi ben al di sopra dei 70/100 che comunque non hanno permesso nemmeno di accedere all’ orale, vincitori solo sulla carta ma che non vengono immessi in ruolo per indisponibilità di cattedre, idonei con il massimo dei voti che hanno fatto solo un buco nell’acqua, la consapevolezza dell’immissione in ruolo di docenti il cui unico merito è stato quello di aver svolto il servizio civile universale e tanto altro.
E dopo tutto questo, cosa si ripropone oggi? Esattamente la stessa minestra di ieri e l’altro ieri, in nome di un PNRR per cui si sceglie di sacrificare diritti dei lavoratori, qualità dell’insegnamento, giustizia e merito nei sistemi di selezione e risparmi dei cittadini. Eppure non dovrebbe essere così difficile rimodulare gli accordi del PNRR dato che, l’Italia risulta essere l’unico paese ad aver inviato a Bruxelles 5 diverse richieste di modifica del proprio piano.
Ovviamente per la Scuola è un’altra storia. La Scuola non è una realtà su cui investire, adeguandosi alle richieste dell’UE, che ha scritto a caratteri cubitali che i precari devono essere stabilizzati, ma è un limone da spremere fino all’ultima goccia, politicamente ed economicamente. E quindi perché mettere in dubbio l’utilità dell’ennesimo fallimentare concorso fotocopia quando comunque si fanno girare i soldi del PNRR (anche se bisognerebbe discutere su dove finiscono davvero) e contemporaneamente si raccolgono consensi da parte di concorsisti professionisti a cui “l’uccellino” ha detto di premunirsi di servizio civile universale o di acquistare l’abilitazione, magari senza avere un giorno di servizio?
Ma poi, possibile che ci sia gente che non abbia ancora capito che tutti questi soldi andranno restituiti e che proprio chi li ha intascati realmente non li restituirà mai?
Infatti, per chi non lo sapesse, i 194,4 miliardi stanziati per l’Italia, andranno tutti, ma proprio tutti restituiti! E con gli interessi che saranno anche salati! I finanziamenti a fondo perduto non esistono e chi dice il contrario mente sapendo di mentire!
Ora, vale la pena sacrificare definitivamente il nostro sistema scolastico, già ampiamente compromesso, per inseguire capitali che non metteremo mai a frutto, così come stanno già dimostrando i notevoli ritardi di spesa dei soldi del PNRR? Vale la pena continuare a caricarci di un debito enorme se siamo costretti a spendere questi soldi non come vorremmo noi ma come ci impongono gli altri? Può trovare giustificazione qualunque follia, come quella di un terzo concorso PNRR, quando non si sono ancora chiusi i precedenti, in nome di manovre finanziarie internazionali che per noi sono certamente fallimentari? Possibile che non si sia ancora capito che, nella giungla dei mercati internazionali, le prede siamo noi e ci hanno già sbranati? Oppure non lo si vuol capire?
Noi di Scuola Lavoro e Libertà possiamo solo affermare con certezza quali saranno le VITTIME di questa manovra scellerata:
· I lavoratori, docenti in primis, sacrificati in nome di standard morali e professionali che non rispecchiano i nostri canoni socio-culturali.
· L’Istruzione Pubblica, sempre più piegata sotto il peso delle logiche aziendali e dei ricatti dei mercati internazionali.
· I risparmiatori italiani, che dovranno reggere i gravosi debiti accumulati dalle scelte folli di politici che non mirano al bene del Paese.
· Le future generazioni, sempre meno numerose, che non potranno tirare avanti il carro della società di domani, già appesantite da tutta la zavorra che si ritrovano addosso, grazie a noi, fin dalla nascita.
Auspichiamo che sul concorso PNRR3, i sindacati non assumano le solite posizioni inconcludenti e di facciata a cui siamo abituati, come già sta avvenendo, ma facciano capire davvero al Governo, con azioni concrete, che la Scuola questa volta non ci sta!
Scuola Lavoro e Libertà