Con la Manovra scatta la riduzione dell’aliquota fiscale per i redditi di tanti dipendenti pubblici
Per Anief va bene ma deve essere l’inizio d’un percorso che porti anche al riconoscimento di buoni pasto e burnout a docenti e Ata
Cosa porterà fiscalmente ai dipendenti pubblici e della scuola l’approvazione definitiva odierna della Camera dei deputati alla legge di bilancio 2026? L’Ufficio Studi Anief ha approfondito il testo della manovra 2026 arrivando ad alcune conclusioni: viene confermata la riduzione dal 35% al 33% dell’aliquota fiscale applicata al secondo scaglione Irpef (art. 2, comma 1, per i redditi cosiddetti “medi” collocati tra 28.000 e 50.000 euro), come chiesto dai sindacati; via libera anche alla tassazione al 15% su 800 euro di salario accessorio per i dipendenti della pubblica amministrazione, approvata dopo l’intervento del segretario confederale Cisal Marcello Pacifico, a Palazzo Chigi, con la variazione apportata rispetto alla bozza originaria. Il sindacato autonomo ha anche calcolato che il prossimo anno bisognerà ridurre al 5% la tassazione, sul totale e anche sugli aumenti del prossimo triennio, inclusi gli straordinari come sta avvenendo oggi per i lavoratori del comparto privato.
“Chi lavora per lo Stato – spiega oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è già stato penalizzato, perché paga una trattenuta del 2,5% su TFR, inoltre perché ha i contributi pagati soltanto figurativamente e se lavora nella scuola non ha ancora i buoni pasto né il riconoscimento del burnout come lavoro usurante, diritti entrambi rivendicati da tempo dal sindacato Anief”.
Il sindacalista ricorda anche che “proprio nell'ultimo contratto collettivo nazionale di lavoro Istruzione e Ricerca, il Ccnl 2022-24, è stato sottoscritto un impegno, presso all'Aran, per introdurre i buoni pasto dal 2027 mentre sulla burnout potrebbe essere attivato uno specifico osservatorio dal Ministero dell'Istruzione e del merito secondo un preciso impegno assunto invece in Senato dal Governo”.
Sempre secondo il presidente nazionale di Anief, “la prossima legge di bilancio, quella che si definirà tra un anno per il 2027, dovrà prevedere specifiche risorse aggiuntive proprio per il personale scolastico: ricordo, a questo proposito, che un dipendente della scuola prende oggi in proporzione come stipendio, rispetto 25 anni fa, circa un terzo in media in meno rispetto ad altri lavoratori pubblici, come quelli delle Funzioni centrali”.