Contratto 2022-24, il Governo autorizza la firma dell’accordo: presto i sindacati all’Aran per l’atto definitivo

A inizio 2026 aumenti medi 160 euro e arretrati di 1.600 euro. Anief guarda al prossimo rinnovo da chiudere a fine 2026

12 dicembre 2025 13:37
Contratto 2022-24, il Governo autorizza la firma dell’accordo: presto i sindacati all’Aran per l’atto definitivo - la voce della scuola
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Sull’ipotesi di Contratto collettivo nazionale 2022-24 di Scuola, Università e Ricerca, a distanza di poco più di un mese dall’accordo Aran-sindacati, il Governo autorizza la firma dell'accordo: a questo punto, si attende la convocazione in Aran dopo il semaforo verde degli organici di garanzia. Sono in arrivo, quindi, aumenti medi mensili di 160 euro (70 euro in media in busta paga rispetto a quanto già anticipato) e arretrati (1.600 euro in media) con una tantum (150 euro): le somme verranno assegnate nelle buste paga di 1,3 milioni di lavoratori del comparto Istruzione e Ricerca all’inizio del nuovo anno, quindi saranno sottoposte a tassazione separata, più favorevole ai lavoratori.

Il rinnovo del CCNL segue l'introduzione di una assicurazione sanitaria dal 2026 e di una assicurazione sui rischi da lavoro estesa anche al tragitto di percorrenza per raggiungere l'Istituto riguardante tutto il personale scolastico con risorse finanziate dal legislatore. “Entro la fine del 2026 - ricorda Marcello Pacifico presidente nazionale Anief - ci siamo impegnati tutti a chiudere la parte economica per dare almeno ulteriori 140 euro in media mensili di aumento al netto della indennità di vacanza contrattuale, a partire dal 2027, insieme al riconoscimento del diritto al buono pasto. Ma pretendiamo anche, già dalla prossima legge di bilancio, risorse aggiuntive dedicate al solo personale scolastico per recuperare il gap rispetto a quello delle funzioni centrali (che guadagnano oggi 10 mila euro annue in più rispetto a quando 25 anni fa guadagnavano in media 1.000 euro in meno)”.

“Per tali motivi – continua Pacifico - Anief continua la mobilitazione nelle Scuole, negli Atenei, nei Conservatori e negli Enti di ricerca, per chiedere ulteriori risorse da includere nella Legge di bilancio attuale e prossima. Come pure chiediamo un avvio imminente delle trattative per il prossimo Ccnl, attraverso il quale vogliamo arrivare al riconoscimento del burnout, del riscatto agevolato della laurea, della parità di trattamento del personale precario rispetto a quello di ruolo, del ripristino del primo gradino stipendiale, delle immissioni in ruolo e dei trasferimenti su tutti i posti vacanti, del doppio canale di reclutamento e della mobilità intercompartimentale”.

LA NOVITÀ PER LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato di autorizzare il Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo a esprimere il parere favorevole del Governo, condizionato al recepimento delle indicazioni fornite dal Ministero dell’Economia e delle finanze, in relazione alla ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Istruzione e ricerca per il periodo 2022-2024, sottoscritta il 5 novembre 2025, dall’ARAN e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria ad eccezione della FLC CGIL.

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