Dirigenti Scolastici: Mobilità e immissioni in ruolo per l’A.S. 2025/2026. Un’opportunità da non perdere!
Dirigenti Scolastici: Mobilità e immissioni in ruolo per l’A.S. 2025/2026. Un’opportunità da non perdere!

L’anno scolastico 2025/2026 si presenta come un momento cruciale per la scuola italiana. Sono infatti in corso le operazioni di mobilità e di conferimento degli incarichi dirigenziali in scadenza al 31 agosto. L’importanza di questa mobilità straordinaria, che consente ai dirigenti di trasferirsi liberamente tra le regioni senza i tradizionali vincoli di contingente, emerge chiaramente alla luce delle gravi carenze di leadership che affliggono il nostro sistema scolastico. Tuttavia, nella pratica, sui siti degli USR in questi giorni si registrano ancora pochi effettivi mutamenti di incarico.
La vera novità riguarda la disponibilità di circa 700 posti vacanti (calcolati sulla base dei provvedimenti pubblicati dagli USR), un numero che rappresenta un’opportunità importante per chi ha superato i due concorsi, sia ordinario che riservato.
I posti disponibili per le immissioni in ruolo
Per il 2025/2026 si contano circa 700 posti completamente vacanti per i dirigenti scolastici, 150 sedi nominali e 129 sedi sottoposte a dimensionamento. Si tratta di un passo fondamentale verso il rafforzamento della governance scolastica, in un contesto dove da diversi anni oltre 1.000 scuole italiane sono prive di un preside titolare, affidate in reggenza a dirigenti già impegnati su altre sedi.
La mobilità interregionale, regolata da un apposito decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, permetterà di assegnare questi posti senza vincoli di contingente regionale, salvo quelli già riservati alle immissioni in ruolo da concorso ordinario come stabilito dal decreto 2788 del 18 dicembre 2023. Questo significa che, al netto di tali posti, una quota significativa resterà disponibile sia per i dirigenti che parteciperanno alla mobilità sia, successivamente, per le nuove immissioni in ruolo.
Un sistema scolastico in crisi: la necessità di una leadership stabile
L’assenza di un numero adeguato di dirigenti scolastici è una delle principali cause della crisi della governance scolastica in Italia.. L’istituto della reggenza è una soluzione tampone che ha già dimostrato tutti i suoi limiti. Esso sovraccarica i dirigenti in servizio, costretti a gestire più scuole contemporaneamente, con inevitabili ripercussioni sulla qualità dell’organizzazione e sull’efficacia didattica.
Il Ministero ha finalmente avviato le nuove operazioni di mobilità interregionale e il conferimento degli incarichi dirigenziali, cui seguiranno le assunzioni in ruolo necessarie a risolvere questa criticità. Tuttavia, come evidenziato da tutte le principali sigle sindacali e dagli stessi dirigenti, la reggenza è una pratica che non può più essere tollerata perché compromette la qualità educativa e mina la salute psicofisica dei presidi.
In questo scenario si inserisce anche la proposta avanzata dalla FLC CGIL di costituire un organico aggiuntivo di dirigenti scolastici, finalizzato proprio ad eliminare definitivamente le reggenze, così da garantire la presenza di un dirigente titolare in ogni istituzione scolastica. Si tratta di un’idea estremamente valida, che va esattamente nella direzione di assicurare stabilità e continuità alla governance delle scuole italiane, superando la logica delle soluzioni tampone che troppo spesso si sono rivelate inefficaci.
La creazione di un organico aggiuntivo, come auspica la CGIL, permetterebbe inoltre di dare finalmente risposta alle legittime aspettative di centinaia di vincitori di concorso, alcuni dei quali in attesa di nomina sin dal 2017. Questa misura non solo contribuirebbe a sanare una criticità ormai strutturale del nostro sistema scolastico, ma restituirebbe anche dignità e serenità a tutti quei dirigenti costretti da anni a reggere più scuole contemporaneamente, con un carico di lavoro spesso insostenibile e a discapito della qualità del servizio educativo.
La tabella delle sedi disponibili
RegioniSedi vacantiSedi di incarico nominaleSedi sottoposta a dimensionamento:aggregazione/soppressione/fusione
Verifica dell’affidabilità dei dati – consultabili sul sito ufficiale dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR)Integrazion dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR)Abruzzo799Link USRBasilicata414Link USRCalabria10N/A9Link USREmilia Romagna71N/A2Link USRintegrazioneCampania432110Link USRFriuli Venezia Giulia24N/AN/ALink USRLazio8351N/ALink USRLiguria19188Link USRLombardia851121Link USRMarche1216Link USRMolise956Link USRPiemonte535N/ALink USRPuglia59N/A26Link USRSardegna2449Link USRSicilia72177Link USRToscana487N/ALink USRintegrazioneUmbria9N/AN/ALink USRVeneto38N/A12Link USRintegrazioneTotale670150129Conclusioni: un’occasione da non perdere
Le circa 700 posizioni disponibili, al netto dei posti riservati ai vincitori del concorso ordinario, rappresentano un’opportunità concreta per i dirigenti scolastici pronti a raccogliere la sfida. Le nuove assunzioni permetteranno di colmare le gravi lacune di governance in un sistema scolastico che ha urgente bisogno di stabilità e di leadership qualificata.
Il 2025/2026 potrebbe davvero segnare la svolta, con nuovi dirigenti finalmente messi nelle condizioni di guidare le scuole italiane con competenza e continuità. Ora è il momento di cogliere questa opportunità: la scuola italiana non può più permettersi di restare senza la sua figura principale di comando.