DIRIGENTISCUOLA scrive ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali: nei rapporti con i DS servono equilibrio e tutela della funzione dirigenziale
L’Associazione prende avvio dalla normativa in materia di procedimento amministrativo, che richiama l’obbligo di ispirare l’azione ai principi di buon andamento, trasparenza, proporzionalità e contraddittorio, anche nelle fasi istruttorie o interlocutorie


“In alcuni contesti territoriali si è ormai consolidata una prassi che desta seria preoccupazione tra i dirigenti scolastici. Basta una lettera anonima, un esposto da parte di qualche docente o sigla sindacale e, nella migliore delle ipotesi, viene chiesta una relazione al DS; spesso vengono disposte visite ispettive generiche che durano mesi; altrettanto spesso alla visita ispettiva segue l’avvio di un procedimento disciplinare”.
Inizia così la lettera di denuncia inviata il 7 ottobreda DIRIGENTISCUOLA a tutti i Direttori degli Uffici Scolastici Regionali italiani, con in conoscenza il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Proprio i rapporti con gli UU.SS.RR., sempre più tesi e improntati a un clima di sostanziale sfiducia e controllo ossessivo nei confronti dell'operato dei DS, sono tra i principali fattori che hanno portato nei giorni scorsi alla proclamazione dello stato di agitazione della categoria.
L’Associazione prende avvio dalla normativa in materia di procedimento amministrativo, che richiama l’obbligo di ispirare l’azione ai principi di buon andamento, trasparenza, proporzionalità e contraddittorio, anche nelle fasi istruttorie o interlocutorie. Ciò comporta che chi è chiamato a fornire chiarimenti debba poter conoscere in modo chiaro il contenuto e la fonte delle contestazioni, e che ogni richiesta di relazione o di spiegazioni sia motivata, circostanziata e proporzionata all’interesse pubblico perseguito.
D’altra parte le segnalazioni dovrebbero contenere almeno gli elementi minimi essenziali per poter essere effettivamente esaminate e addirittura considerate. DIRIGENTISCUOLA richiama a tal proposito il principio di correttezza istruttoria, ma prima di tutto di buonsenso, delineato dall’Anac: quando una segnalazione risulta generica o incompleta, l’amministrazione dovrebbe richiedere al segnalante ulteriori elementi integrativi prima di procedere; in mancanza, la segnalazione può essere considerata non procedibile e da archiviare.
Questi i 4 punti messi nero su bianco dall’Associazione, che auspica un intervento del Ministro volto a ristabilire la correttezza dei rapporti istituzionali nell’ambito della missione educativa e formativa della scuola:
1. Le segnalazioni anonime generiche o prive di elementi verificabili, siano immediatamente archiviate.
2. Nei casi in cui si richieda una relazione al dirigente scolastico l’Amministrazione trasmetta il testo della segnalazione o dell’atto che lo giustifica, e in ogni caso gli elementi di fatto rilevanti e indispensabili per consentire controdeduzioni informate.
3. Le richieste di relazione mantengano un carattere di eccezionalità e proporzionalità rispetto alla natura e alla gravità dei fatti segnalati, evitando che si trasformino in un meccanismo routinario di controllo e di pressione.
4. Solo successivamente, ovvero dopo aver sentito il DS, persistendo delle incongruenze si possono disporre ispezioni.
Il Presidente Nazionale DIRIGENTISCUOLA Attilio Fratta ricorda una delle pagine recenti più drammatiche per la dirigenza scolastica e per la scuola italiana in generale, il suicidio, nel maggio 2019, di Vittore Pecchini, allora DS del “Marco Polo” di Venezia: “Vessato per anni ed esposto al pubblico ludibrio non ha retto e si è tolto la vita. Vicende del genere lasciano il segno per tutta la vita. Questa ormai consolidata prassi, oltre a comportare un aggravio amministrativo spesso sproporzionato, rischia di snaturare il rapporto di fiducia tra Amministrazione e Dirigenti, ponendo questi ultimi in una condizione di continua esposizione e di controllo implicito che non trova fondamento nei principi dell’azione amministrativa. Ci auguriamo che possa prendere presto avvio una nuova stagione di rapporti istituzionali”.
Chi siamo
L’Associazione sindacale DIRIGENTISCUOLA rappresenta la categoria dei dirigenti scolastici e ad oggi conta oltre 1500 iscritti su un totale di circa 7500 dirigenti scolastici italiani; ne tutela gli interessi morali ed economici; promuove iniziative atte a migliorare la loro professionalità; favorisce, progetta ed organizza la loro formazione; garantisce l’elaborazione e la diffusione della cultura professionale; è unica O.S. di soli dirigenti scolastici, nonché rappresentativa dell’Area Istruzione e Ricerca.