Ella Bucalo (FdI): "Con questo decreto è stato fatto un lavoro importante, sinergico e incisivo su molti temi"

PRESIDENTE. <<È iscritta a parlare la senatrice Bucalo. Ne ha facoltà.>>Bucalo (FdI). Signor Presidente, onorevoli senatori, oggi si discute un decreto-legge il cui contenuto si traduce ne...

A cura di Redazione Redazione
15 febbraio 2023 08:54
Ella Bucalo (FdI): "Con questo decreto è stato fatto un lavoro importante, sinergico e incisivo su molti temi" -
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PRESIDENTE. <<È iscritta a parlare la senatrice Bucalo. Ne ha facoltà.>>

Bucalo (FdI). Signor Presidente, onorevoli senatori, oggi si discute un decreto-legge il cui contenuto si traduce nel prorogare o differire termini su disposizioni che, in alcuni casi, questo Governo ha confermato valide; in altri, invece, vuole più tempo. Vuole più tempo per una valutazione di merito e, quindi, per attuare misure che possono incidere in maniera più efficace su interessi rilevanti, che toccano famiglie, lavoratori e settori produttivi.
Prima di entrare nel merito di alcune disposizioni, desidero sottolineare l’impegno profuso dalle Commissioni 1a e 5a riunite al Senato nel concludere la trattazione di un provvedimento così ampio e trasversale. Fondamentale è stato il lavoro svolto dal Governo, che ringrazio: finalmente oggi alla guida di questa grande Nazione c’è un Governo voluto dalla maggioranza degli italiani.
È un Governo che dimostra di lavorare incessantemente per costruire una Nazione più dinamica, competitiva e al passo con le sfide del nostro tempo, nonostante i continui proclami apocalittici, smentiti puntualmente nei fatti, di chi dimentica o non si rassegna al fatto di essere stato bocciato alle urne dai cittadini italiani, che hanno scelto e che continuano anche oggi a scegliere in modo democratico – e sottolineo democratico – da chi vogliono essere rappresentati.
Infine, esprimo un ringraziamento per il grande lavoro fatto dai relatori del provvedimento, che hanno tenuto costantemente un atteggiamento estremamente efficace e propositivo; un ringraziamento anche al ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, che ha dovuto curare i contatti con tutti i Ministeri, e a tutta la maggioranza per i risultati raggiunti.
Tra le misure previste nel decreto-legge, destinate ad incidere in molteplici settori, vorrei soffermarmi soprattutto su alcuni emendamenti proposti da Fratelli d’Italia, integrativi rispetto alle misure già previste e riguardanti scuola, università, sanità ed enti locali, emendamenti approvati nelle Commissioni riunite e frutto di un grande lavoro e di un’ampia convergenza da parte dei colleghi della maggioranza.
Con l’approvazione dell’emendamento che prevede un corso concorso con selezione e prova finale per la qualifica di dirigenti scolastici si chiude oggi un cerchio, mettendo la parola fine su uno dei concorsi più discussi degli ultimi anni, quello del 2017. Quindi, con un decreto ministeriale, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione di questo provvedimento, si definiscono le modalità e lo svolgimento del concorso.
È riservato ai soggetti che abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta, della prova orale ovvero abbiano superato sia la prova scritta o la prova orale, dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare. Voglio ribadire – e lo ribadisco a chiare lettere – che Fratelli d’Italia non propone una sanatoria: nessun canale preferenziale. Noi non vogliamo abbonare o condonare nulla a nessuno. Basta con attacchi critici – basta! – per celare solo ed esclusivamente la verità dei fatti. Nell’ottica del merito, in cui crediamo fermamente, permettiamo invece a chi è stato eliminato da una procedura ingiusta di riprendere il suo percorso concorsuale, conciliando così due valori fondamentali, due fari per Fratelli d’Italia: il merito e la giustizia. Merito e giustizia per chi ogni giorno continua a servire lo Stato, educando le generazioni del futuro e continuando, nonostante tutto, a infondere nei nostri studenti la fiducia nelle istituzioni.
Un piccolo passo si è fatto per gli idonei del concorso straordinario bis, con l’approvazione dell’emendamento che prevede sia la proroga di un anno per l’assunzione dei docenti vincitori, considerati anche i ritardi per alcune classi di concorso che di fatto hanno impedito di effettuare le nomine in tempo utile, sia la possibilità di scorrimento della graduatoria nel caso di eventuali rinunce. Certo è che il nostro lavoro non si ferma qui. Tanti ancora sono i dossier aperti, sui quali continueremo a impegnarci per restituire dignità e certezza a questa grande istituzione, che in tutti questi anni è stata abbandonata, da tempo, da chi era precedentemente al Governo, che nulla ha fatto e che improvvisamente si sveglia e solleva inutili e sterili polemiche.
Importanti sono gli emendamenti di Fratelli d’Italia sull’università. Attraverso essi si è consentito di ultimare gli oltre 400 corsi formativi ancora attivi del percorso vecchio ordinamento AFAM, rallentato a causa della pandemia Covid. Così si è riusciti a garantire che i diplomandi acquisiscano un titolo che in effetti altrimenti non sarebbe spendibile a causa della mancata equipollenza.
Altro emendamento importante è quello che permette agli atenei una migliore programmazione, anche in funzione della semplice considerazione dei differenziali di costo del personale, prevedendo l’estensione fino al 2026 delle procedure di chiamata dei professori universitari di prima e seconda fascia e dei ricercatori a tempo indeterminato.
Il lavoro sul decreto milleproroghe è stato molto complesso anche nel settore sanità. Importante è l’emendamento che consente ai medici di medicina generale e ai pediatri, entrambi convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, la possibilità di andare in pensione a settantadue anni e non a settanta. Quindi da oggi il Servizio sanitario avrà uno strumento in più per contrastare la carenza di personale che sta colpendo ogni Regione italiana. Così siamo riusciti a far rientrare anche i dipendenti amministrativi delle strutture sanitarie nei piani di stabilizzazione del personale, aiutando quei lavoratori che nel periodo della pandemia sono stati importanti quanto i medici.
Con la presentazione dell’emendamento da parte dei relatori, approvato all’unanimità dalle Commissioni riunite affari costituzionale e bilancio, e grazie al grande lavoro di supporto da parte del ministro Ciriani e alla serietà e sensibilità del Governo su un tema estremamente delicato che riguarda i lavoratori fragili – attraverso la copertura finanziaria di ben 16 milioni fornita, oltre che dal Ministero del lavoro, anche dai Ministeri dell’economia e delle finanze e dell’istruzione e del merito – si è riusciti a prorogare di tre mesi lo smart working per i lavoratori fragili e per la sostituzione di tale personale. Questo è un vero successo di tutti. Rilevante è tutto il lavoro che abbiamo fatto.
In conclusione, Presidente, con questo decreto-legge è stato fatto, come ho già detto, un lavoro importante, sinergico e incisivo su tanti temi. Ciò che mi preme oggi sottolineare è che finalmente è ritornato nelle Commissioni il dibattito parlamentare, il rispetto delle opposizioni. Si è ristabilito il corretto confronto istituzionale attraverso un costante dialogo con il Governo che non è mai mancato, e che ha dimostrato e continua ogni giorno a dimostrare di essere all’altezza del momento complicato che stiamo vivendo e di avere un unico obiettivo: dare risposte agli italiani e ai molti settori in crisi e in difficoltà.
Signor Presidente, le catastrofi preannunciate e le innumerevoli critiche strumentali lasciamole a chi vuole nascondere il proprio fallimento dimostrato in tutti questi anni.

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