Emergenza baby gang a Crema: un patto tra scuola, territorio e cittadinanza
Emergenza baby gang a Crema: un patto tra scuola, territorio e cittadinanza

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime forte preoccupazione per la situazione segnalata da recenti articoli di stampa riguardanti il quartiere San Bernardino di Crema, dove si è parlato di episodi di violenza giovanile, degrado urbano, baby gang e diffusione di sostanze nocive come il gas esilarante contenuto nelle bombolette di Exotic Whip.
Non ci interessa cavalcare l’allarmismo, né cedere alla retorica delle “periferie pericolose”, ma i fatti raccontano un disagio evidente, che non può più essere ignorato o minimizzato. È inaccettabile che una parte dei nostri giovani venga lasciata alla deriva tra emulazioni tossiche, vuoti educativi e spazi pubblici trasformati in scenari di abbandono.
Le immagini evocate – le risse notturne, la paura dei residenti, il pronto soccorso preso d’assalto, l’impunità diffusa – non sono semplici disturbi dell’ordine pubblico, ma sintomi profondi di un tessuto sociale che sta cedendo. Quando la scuola, la famiglia, le istituzioni e il territorio smettono di dialogare, a prendere il sopravvento è il rumore dell’inciviltà.
Nel denunciare con fermezza ogni forma di violenza, il Coordinamento sottolinea però che la repressione da sola non basta. Parlare di “maranza” o di “baby gang” senza un’analisi strutturale delle cause è come mettere un cerotto su una ferita infetta. Dietro ogni ragazzo che urla, spacca o si perde c’è spesso un altro ragazzo che nessuno ha mai ascoltato.
Crema, città del Tortello, dell’ingegno cosmetico, del patrimonio storico, deve reagire non con paura, ma con responsabilità. Serve un investimento serio in educazione civica, progetti di legalità, spazi di aggregazione sani, e soprattutto in ascolto attivo nelle scuole e nelle strade. Ogni adolescente lasciato solo è un’occasione mancata per costruire una società più giusta.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani manifesta la propria disponibilità a instaurare sinergie operative con le istituzioni locali, le realtà scolastiche, il mondo associativo e le famiglie, al fine di sviluppare iniziative condivise orientate alla promozione della consapevolezza civica, della prevenzione del disagio giovanile e della partecipazione responsabile. In un momento in cui le fragilità educative e sociali si acuiscono, è fondamentale agire in modo coeso per contrastare l’espansione di quelle periferie culturali che, pur non avendo confini geografici, compromettono il tessuto democratico del nostro Paese.
Crema non è il Bronx, ma non deve diventare nemmeno un simbolo di resa civile. È tempo di scegliere da che parte stare: dalla parte del silenzio e dell’indifferenza, o da quella del coraggio educativo.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU