Esame di maturità, Max Bruschi: i cambiamenti cambiano la didattica nelle scuole
Il ritorno all’orale disciplinare e le passerelle nel biennio cambiano approccio, valutazione e orientamento degli studenti


Il Decreto-Legge 8 settembre 2025, n. 127, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introduce cambiamenti rilevanti per gli Esami di Stato e per la struttura complessiva della scuola secondaria di secondo grado. A sottolinearlo è stato Max Bruschi, già ispettore ministeriale e voce autorevole nel dibattito scolastico, che sul suo profilo Facebook ha analizzato le principali novità del provvedimento.
Pur in attesa della legge di conversione e delle necessarie norme attuative, Bruschi evidenzia che gli effetti del decreto saranno immediati e avranno ripercussioni dirette sulla didattica quotidiana, modificando il rapporto tra insegnamento, valutazione e orientamento degli studenti.
La prova orale: un ritorno alla centralità disciplinare
La modifica più incisiva riguarda la struttura della prova orale. Secondo Bruschi, si torna a un modello strettamente disciplinare, con un numero e una tipologia di materie predeterminate, richiamando così la cosiddetta “maturità Sullo” in vigore dal 1969.
Questa scelta ha conseguenze immediate non solo sulla preparazione degli studenti, ma anche sulle modalità di insegnamento. La didattica, infatti, sarà inevitabilmente influenzata dalla necessità di affrontare l’orale in chiave disciplinare, riducendo lo spazio a impostazioni più trasversali e interdisciplinari. Le attuali griglie di valutazione, pensate per una prova diversa, dovranno essere riviste in tempi rapidi per garantire coerenza e applicabilità.