“Esame di Maturità” torna ufficialmente: novità approvate al Senato e voci politiche a sostegno
La riforma dell’Esame di Stato approvata in Senato rilancia il nome “Maturità” e ridefinisce metodi, commissioni e valutazioni


Con l’approvazione in prima lettura al Senato del decreto-legge che riforma l'Esame di Stato, è ufficiale il ritorno al termine storico “Esame di Maturità”, con una serie di modifiche strutturali pensate per valorizzare le competenze, le esperienze e il merito degli studenti.
Frassinetti: la riforma come simbolo di maturazione
Il Sottosegretario all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti ha commentato che il provvedimento è stato seguito “personalmente” e che il richiamo al termine “maturità” non è un vezzo linguistico, bensì un segno che l’esame vuole essere un traguardo di crescita non solo scolastica.
Secondo Frassinetti, il nuovo esame “mette al centro le competenze acquisite, le esperienze, la maturità raggiunta” e sarà costruito sull’intero percorso dello studente, includendo le esperienze scuola-lavoro e l’educazione civica. Ha inoltre sottolineato che la composizione delle commissioni (un presidente esterno, due commissari esterni, quattro interni) garantisce un “equilibrio giusto” fra trasparenza e valorizzazione del corpo docente. La Voce del Patriota
In un’altra occasione, Frassinetti ha elogiato le tracce della Maturità 2025, definendole un ponte fra “tradizione e modernità”, un modo per parlare ai giovani con un linguaggio che coniuga classici e contemporaneo.
Bucalo (FdI): “cambiamento di prospettiva”
La senatrice Carmela Bucalo (FdI) ha dichiarato che il decreto segna un “vero e proprio cambio di prospettiva” nella visione della scuola italiana. Secondo lei, non è solo una questione di nomenclatura: “maturità non misura solo ciò che si sa, ma chi si è diventati”.
Ha risposto alle critiche sul termine “maturità” sostenendo che chi si oppone non contrasta solo una parola, ma “la centralità della formazione della persona”.
Resoconto del Senato
Nel resoconto stenografico della seduta del Senato del 15 ottobre, si nota che durante i lavori è stato ringraziato il Sottosegretario Frassinetti “perché segue sempre i nostri lavori in Aula e in Commissione”.
Questioni residue e reazioni esterne
Tempi di approvazione definitiva: il decreto, dopo il via libera in Senato, dovrà essere approvato dalla Camera per diventare legge definitiva.
Implementazione pratica: rimane da chiarire come saranno assegnati i quattro ambiti disciplinari per la seconda prova, come si calibreranno i punteggi e in che modo si terrà conto del percorso annuale dello studente.
Critiche esterne: in casi recenti, alcuni studenti hanno rifiutato di sostenere l’orale della maturità, affermando che il sistema scolastico è troppo competitivo e “disumanizzante”. Il Ministero ha reagito segnalando che, a partire dal prossimo anno, chi boicotterà l’esame senza valida giustificazione rischierà la non idoneità.