Fania Gerardo: “Concorso scuola PNRR3? I docenti precari eternamente danneggiati”

Le procedure per il concorso del PNRR3 segnano un profondo cambiamento di tendenza rispetto alle procedure precedenti

A cura di Redazione Redazione
25 ottobre 2025 12:22
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Le procedure per il concorso del PNRR3 segnano un profondo cambiamento di tendenza rispetto alle procedure precedenti, infatti per la prima volta, da quando sono iniziate le cosiddette procedure PNRR, non potranno accedere i semplici laureati, ma solo gli abilitati e coloro che hanno servizio triennale nelle scuole, ne abbiamo parlato con il responsabile del comparto scuola delle Federazione autonoma del lavoro.

Fania Gerardo: “In sostanza si tratta di un concorso rivolto a chi ha fatto già un concorso, che risulta già vincitore o idoneo nelle precedenti tornate concorsuali e che ad oggi non ha visto ancora la propria graduatoria scorrere, graduatorie che in molte Regioni sono ancora vigenti e che si accavallano, con tantissimi colleghi che attendono l’immissione in ruolo, ma che vedono ogni anno avviare nuovi concorsi nelle proprie graduatorie, mi preme sottolineare che le cosiddette abilitazioni sono state sostanzialmente comprate dai docenti, perché costretti a farlo, a costi elevatissimi e, a detta degli stessi, senza un reale arricchimento delle proprie capacità professionali. Abilitazioni che servono alle Università on-line per arricchirsi, fornendo un servizio assolutamente discutibile”.

“E’ arrivato il momento di dire basta a questo concorsificio senza alcuna programmazione, che non è in grado di differenziare le procedure da Regione a Regione, che anziché di prevedere l’immissione in ruolo di tutti gli idonei, li costringe a fare altri concorsi che oggi escludono i giovani da ogni possibilità, smentendo tutte le parole spese in favore di un “ringiovanimento del corpo docente”.

Il responsabile sindacale ribadisce inoltre : “ Cosa dire dei vincitori delle GM2018 e 2020, che si vedono anno dopo anno scavalcati ingiustamente dai concorsi del PNRR, sempre in coda a qualsiasi concorso successivo e che da vincitori sostano tristemente in graduatorie infinite che non scorrono mai, ora tutti i nodi stanno venendo al pettine mostrando la guerra del tutti contro tutti per il giusto diritto al lavoro”.

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